Le notizie sono due. La prima è che Il Secolo XIX, venduto dal Gruppo Gedi all’armatore Aponte (Msc), continuerà a pubblicare -come da accordi precedenti- ancora per qualche mese una selezione degli articoli delle pagine nazionali de La Stampa. “Come è già avvenuto in precedenza per i quotidiani veneti -scrive il Comitato di redazione della Stampa alla sua redazione- per i quotidiani veneti entra pertanto in vigore la norma del nostro Contratto nazionale di lavoro, che prevede una remunerazione a parte per gli articoli pubblicati da altro editore”.
La seconda notizia è questa: come in passato, è previsto un pagamento di 10 euro ad articolo: “Sarà cura della nostra Segreteria di redazione tenere il conto dei pezzi ripubblicati per singolo redattore in maniera tale da rendere possibile i pagamenti”.
10 euro a pezzo e senza immagino alcuna prospettiva seria di costruire un percorso professionale in sicurezza. Le giovani generazioni sono ridotte a questo. E se non accetti avanti un altro. Se non e’ questa una questione democratica che cos’e’ di altro. Un caporalato editoriale.
E’ lo stipendio minimo di una colf, contributi esclusi.
Per un’ora!
Leggere e capire bene prima di scrivere. I redattori professionisti La Stampa, quindi già remunerati avranno un compenso supplementare di 10 euro per ogni loro articolo pubblicato da altro editore. Non si tratta in genere di collaboratori pagati solo ad articolo.
@ Paolo Dogliotti – Leggere bene, sì, ma capire meglio. I redattori professionisti de La Stampa, certo. Ma siamo arrivati anche a compensi di 6 euro a pezzo, unico, singolo… ‘irripetibile’? E’ più chiaro così?