E’ uscito il nuovo numero di Voci di dentro, periodico scritto con i detenuti delle Case Circondariali di Chieti, Pescara e Lanciano. Titolo di copertina “La scena del crimine”. Il numero è dedicato si suicidi nelle carceri.

Si legge nell’editoriale del Direttore Francesco Lo Piccolo: “Due anni fa, nel settembre del 2022, quando il numero delle persone morte in carcere era arrivato a 59, in copertina titolammo ‘Non chiamateli suicidi’. Oggi, 25 settembre 2024, con i morti che sono arrivati a 73, apriamo questo numero di Voci di dentro con l’immagine di una cella scattata nel 2015 da Francesca Fascione al Don Bosco di Pisa e con il titolo ‘La scena del crimine’. Perché questo è, perché davvero oggi quella cella del carcere, quelle 73 celle sono la scena del crimine, cioè il luogo nel quale si compie un altro crimine: la morte di persone per le quali – pur colpevoli di reati – il nostro Paese non prevede in alcun modo la pena di morte.
Queste 73 morti e quelle degli anni passati, le sofferenze dei tanti detenuti che si tagliano per protesta, che tentano il suicidio e che vengono salvati in extremis dagli agenti di polizia penitenziaria (anche loro in grave sofferenza, nella realtà abbandonati e ignorati) e l’assenza di misure vere e immediate svelano tutte il paradosso di questa istituzione. Un paradosso rappresentato ad esempio dall’idea di voler fare rieducazione in un ambiente chiuso e isolato, vietando a coloro che hanno compiuto un reato il contatto con l’esterno ‘virtuoso’ e confinandoli in un luogo spesso malsano tra umiliazioni e degradazioni, spoliazione di ruoli e mortificazione fino alla cancellazione dell’identità”.

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