L’Inpgi aumenta gli iscritti. I redditi dei giornalisti a partita Iva sono in media di 16mila euro lordi l’anno. Il patrimonio netto dell’ente è di circa un miliardo di euro.

Sono le tre notizie contenute nei dati di bilancio su assestamento 2024 e preventivo 2025, comunicati dal presidente dell’Istituto di previdenza Roberto Ginex. Dall’estate 2022 lnpgi si occupa solo di lavoratori autonomi, i giornalisti dipendenti sono passati all’Inps, a seguito dei ripetuti bilanci in rosso della gestione. 

La crescita degli iscritti è dell’1 per cento: passa dai 46.910 del 2023 ai 47.178 odierni. I contribuenti attivi sono circa 27 mila tra liberi professionisti e Cococo. I redditi dei liberi professionisti, ossia chi ha partita Iva, sono pari in media a 15.995 euro lordi annui, mentre quelli dei Cococo si attestano a 11.404 euro lordi annui. Il maggior numero dei contribuenti si colloca nella fascia di età tra i 40 e i 49 anni.

“Purtroppo – sottolinea Ginex – i redditi prodotti dalla maggioranza degli iscritti risultano ancora troppo bassi e quindi di conseguenza gli importi dei trattamenti pensionistici sono esigui”.

Il patrimonio netto dell’Ente è in aumento e nel 2025 si attesterà sul miliardo di euro.
Il totale dei contributi obbligatori previsti per il 2025 (62,5 milioni) aumenta del 2 per cento (1,3 milioni) rispetto al 2024.
Per il 2025 gli amministratori intendono incentivare l’accesso al credito, in modo che collaboratori e freelance giornalisti possano acquistare strumenti di lavoro necessari per l’attività professionale.

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