La redazione di HuffPost è in stato di agitazione. Si è riunita in assemblea il 17 dicembre dopo aver appreso da notizie di stampa l’intenzione dell’editore Gruppo Gedi di creare con la internet company Italiaonline come socio esclusivo una joint venture in cui far confluire la testata. Su richiesta del Comitato di redazione, l’azienda Gedi Digital Srl non ha fornito informazioni essenziali sul progetto, presentato come “ancora in divenire e da definire”. Dopo aver venduto tutte le testate locali (meno una) Gedi ora proseguirebbe con lo smantellamento alienando parte anche delle proprietà editoriali residue.
Vaghe informazioni
“La stessa vaghezza delle informazioni ricevute -si legge in un comunicato del Comitato di redazione di Huffington Post- non fa che accrescere la preoccupazione della redazione per quella che al momento non viene chiamata né vendita né dismissione ma che tale sembra essere. Il Gruppo Gedi non spiega in alcun modo quale percentuale societaria rappresenterà nella futura joint venture. Le anticipazioni di agenzia fanno capire che i colloqui, al di là delle smentite, siano avviati da tempo. L’assemblea respinge con fermezza ogni ipotesi di uscita dal perimetro aziendale, essendo noi redattori alle dipendenze di Gedi Digital Srl, avendo avuto solo poche settimane fa rassicurazioni che nessuna testata, HuffPost inclusa, sarebbe uscita dall’attuale assetto del gruppo editoriale”.
“operazione lesiva”
Il Cdr di HuffPost afferma che porrà in essere tutte le azioni sindacali coinvolgendo l’Associazione Stampa Romana e la Federazione Nazionale della Stampa a tutela dei livelli occupazionali dei giornalisti assunti e dei colleghi collaboratori fissi, nel rispetto del Contratto di lavoro nazionale giornalistico. Consideriamo l’operazione in essere lesiva del nostro futuro professionale e occupazionale, e agiremo in ogni sede a nostra tutela. L’assemblea di redazione pertanto dichiara lo stato di agitazione e si riserva di prendere ulteriori iniziative sindacali qualora lo ritenesse opportuno”.
non paritaria
La notizia è stata data dal Sole 24 ore Radiocor: si tratterebbe di una joint venture – non per forza paritaria – tra il gruppo editoriale Gedi e Italiaonline che darà vita a un polo digitale italiano. L’obiettivo, secondo le anticipazioni, è mettere insieme alcuni asset digitali delle due realtà per far crescere fatturati e redditività in un mercato sempre più presidiato, difficile e dominato da big globali. In questa operazione – che potrebbe prendere forma nel primo trimestre del prossimo anno – Gedi (che fa capo ad Exor) metterebbe sul piatto Huffington Post Italia, il portale di cinema Mymovies, il sito Fem (l’ex Alfemminile) e il portale AutoXY, mentre Italiaonline (controllata da Orascom, famiglia Sawiris, mega gruppo egiziano) conferirebbe alcuni dei suoi pesi massimi come i portali Libero e Virgilio.
(nella foto, Nassef Onsi Sawiris, Presidente Italiaonline)