(S.A.) Il 7 gennaio 2015, i fratelli Kouachi fecero irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, nel cuore di Parigi, uccidendo dodici persone. Tra le vittime, alcuni dei più celebri disegnatori francesi, come Cabu, Charb, Honoré, Tignous e Wolinski. L’attentato, rivendicato da al-Qaida, scosse profondamente la Francia e il mondo intero, trasformando Charlie Hebdo in un simbolo della libertà di espressione e della resistenza alla censura imposta dalla violenza.

Dieci anni dopo, il giornale celebra l’anniversario con un’edizione speciale intitolata “Indistruttibile!”, un numero di 32 pagine diffuso in 300.000 copie. In copertina, un lettore seduto su un fucile d’assalto legge, apparentemente sereno, l’edizione storica. L’editoriale firmato dal direttore Riss, sopravvissuto all’attentato, riflette sull’importanza della satira e sulla sua capacità di incarnare l’ottimismo: “Se si ha voglia di ridere, vuol dire che si ha voglia di vivere – prosegue Riss – La risata, l’ironia, la caricatura sono manifestazioni di ottimismo. Qualunque cosa accada, drammatica o felice, la voglia di ridere non scomparirà mai”.

Per l’occasione, il giornale ha lanciato il concorso internazionale #RiredeDieu (Ridere di Dio), invitando vignettisti di tutto il mondo a esplorare il rapporto tra religione e libertà di espressione. Delle 350 vignette ricevute, circa 40 sono state pubblicate nel numero commemorativo. Le immagini provocatorie – tra cui un Cristo in croce che si filma con un telefono – riaffermano il diritto di criticare dogmi religiosi, un tema caro a Charlie Hebdo sin dalle contestate caricature di Maometto pubblicate nel 2006.

Il numero speciale include anche i risultati di un sondaggio condotto dall’Ifop, che evidenzia come il 76% dei francesi consideri la libertà di espressione un diritto fondamentale, mentre il 62% si dice favorevole alla possibilità di criticare simboli religiosi anche in modo offensivo. Per Riss, questa libertà è oggi più che mai in pericolo, con la democrazia minacciata da “nuove forze oscurantiste”.

Alle commemorazioni ufficiali hanno partecipato il presidente Emmanuel Macron e la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, sottolineando l’importanza di mantenere alta la guardia contro il terrorismo. Macron ha ribadito che “il rischio resta significativo nelle nostre società” e ha esortato a continuare la lotta per difendere i valori della Repubblica. 

Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha ricordato l’attentato con un messaggio su X: “Gli uomini e le donne di Charlie Hebdo sono stati assassinati per ciò che rappresentavano. I valori della Francia e dell’Europa. Libertà di espressione. Democrazia. Pluralismo. Onoriamo la loro memoria. E combattiamo instancabilmente contro il terrorismo e il fondamentalismo religioso”.

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