Scampia, Librino, Caivano, Quarto Oggiaro. Ci sono quartieri di città italiane che vengono etichettati come ghetti, zone malfamate, degradate, banlieue. Come dice don Massimo Mapelli, prete impegnato nelle battaglie a difesa dei più poveri, “non si può pensare di investire solo in repressione, bisogna prevenire, e per questo è necessario aumentare i presidi educativi sul territorio in modo capillare”.
Un viaggio in alcune delle periferie difficili del nostro Paese, all’indomani della rabbia scoppiata in seguito alla tragica morte del giovane Ramy Elgaml, dopo un lungo inseguimento con le forze dell’ordine, nel quartiere milanese di Corvetto. Il rapper Joshzona4, che al Corvetto è cresciuto, ha fatto da guida. Le tappe del viaggio: Roma, Napoli, Torino, Genova,Pescara, Locri. Un viaggio nelle periferie dimenticate, dove associazioni e terzo settore garantiscono presidi sociali.
Sono questi i temi del dossier di apertura di Scarp de’ Tenis di febbraio, il mensile della strada.
In copertina c’è una storia che arriva dall’altra parte dell’emisfero. Emanuela Evangelista è una biologa romana. Per studiare la lontra gigante, animale in via di estinzione, si è trasferita in Amazzonia. Prima per brevi periodi, poi, complice l’amore, si è stabilita lì, in un villaggio di quindici famiglie, a 48 ore di navigazione dalla città più vicina, Manaus. Ha fondato una onlus, ha scritto un libro che si è aggiudicato il Campiello Natura e a Scarp dice: “Cambiamo il modello disviluppo per non perdere uno dei polmoni della terra”.
Il nuovo anno è cominciato con numeri che fanno pensare. Già 11 morti nelle carceri. Già si segnalano morti per freddo sulle strade. Secondo i dati diffusi dalla fio.PSD, la federazione che riunisce enti e associazioni che si occupano di persone senza dimora, sono stati 420 i morti in strada nel 2024. Morti per freddo, per patologie diverse, per solitudine.
All’interno del giornale, tante altre storie. La figlia Alberta, in una lunga intervista, racconta la figura di suo padre, lo psichiatra Franco Basaglia. Da Roma la storia del cinema Delle Provincie, uno degli ultimi presidi di cinematografia di qualità. E poi il laboratorio di sartoria Taivè, l’Officina delle Variazioni, il progettoConnect Me Too.