Giulia Piras, 19 anni, ha fatto una scelta controcorrente: aprire un’edicola a Farneta, nell’Appennino modenese, 200 abitanti, luogo pieno di ricordi storici e più leggeri. “Da quando sono piccola -ha dichiarato al Resto del Carlino e al Corriere della Sera di Bologna- è sempre stato un sogno avere una piccola attività e l’edicola era tra i primi posti. Mi ero appena diplomata e stavo cercando lavoro, ma nulla che davvero mi interessasse, essendo molto affezionata alla montagna. Un giorno mia mamma ha saputo che stavano cedendo l’edicola di Farneta e per scherzare ho detto che l’avrei presa io! Nella mia testa si è accesa una lampadina”.

Giulia si è diplomata presso l’Istituto Tecnico per geometri di Castelnuovo ne’ Monti (Reggio Emilia). E’ entrata in edicola il 21 dicembre 2024. Dice di non aver avuto troppe difficoltà, giusto per qualche aspetto burocratico. L’ex proprietaria era contenta, perché probabilmente avrebbe chiuso per sempre l’edicola: nessun altro si era interessato.
Giulia non vende solo giornali, ma anche giochi, intimo, trucchi e bigiotteria. Rispetto a prima offre più prodotti di bellezza come creme, maschere, per attirare un pubblico più giovane. 

“La vendita dei giornali è buona -racconta Giulia- Più che in altri posti, poiché l’età media qui è alta. Quando la proprietaria precedente ha detto che avrebbe chiuso erano tutti disperati: molti non hanno l’auto e non possono spostarsi ogni giorno per acquistare il giornale”. I clienti le danno soddisfazione “perché si chiacchiera e si crea un rapporto di amicizia e comunità”.

Farneta è in provincia di Modena, in territorio di Montefiorino, sotto il monte Modino. Giulia proviene da La Ca’ di Cerredolo in comune di Toano, nel Reggiano. L’edicola è grande 18 metri quadri ed è punto catalizzatore per gli abitanti della frazione e per gli avventori di passaggio che percorrono la strada Comunale per Romanoro, dove affaccia l’edicola, la seconda della cittadina.

Durante la Seconda Guerra mondiale negli anni 1944-1945, le truppe alleate effettuavano lanci aerei per rifornire di armi e viveri le formazioni partigiane e la popolazione civile. Nel paese si stabilirono provvisoriamente sia appartenenti alla cosiddetta Repubblica Partigiana di Montefiorino che esponenti delle forze nazifasciste. Il Castello di Farneta tra il dicembre 1944 e l’aprile 1945, fu utilizzato come sede dagli organismi direttivi della seconda Repubblica di Montefiorino.

Dalla seconda metà degli anni Settanta fino agli anni Ottanta alcuni degli emigrati iniziarono a rientrare a Farneta, per reimpiantarvi attività commerciali e per trascorrervi vacanze. In quel decennio, su iniziativa del dirigente Mediaset Magnolia Carlo Bernasconi, la frazione fu meta di personaggi del mondo dello spettacolo milanese come Ezio Greggio, Renato Pozzetto, Umberto Tozzi, Walter Chiari, che allietavano le serate estive. Farneta è stata da allora, fino agli anni Duemila, anche sede di una scuola calcio del Milan, seguita inizialmente da Fabio Capello.

(nella foto, Giulia Piras)

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