L’intervista è un’arte delicata e ingannevole. Si dovrebbe studiare a lungo il personaggio da interrogare, ma talvolta non è abbastanza. Incidente per Candida Morvillo (e per chi ha “passato” il suo pezzo), che ha rivolto domande a Emanuele Filiberto di Savoia per un intera pagina del Corriere della Sera del 15 marzo. Una pagina per raccontare le eterne rivendicazioni (“Le salme dei miei nonni ora tornino in Italia”) della ex famiglia reale, che ha scritto anche pagine vergognose nella storia del Paese.

Dice Emanuele che i suoi nonni, Umberto II e Maria José sono figure “incriticabili”. E Morvillo: “Non trova però che l’aggettivo ‘incriticabile’ si addica poco alla condotta della sua famiglia in epoca mussoliniana?”. Risposta: “Farei una differenza tra Vittorio Emanuele III, che pure è già sepolto a Vicoforte. Se lui, dopo l’8 settembre trasferì il governo a Brindisi, suo figlio Umberto restò a Roma”.

Non andò così. Umberto fece parte della comitiva che dopo la caduta del fascismo e il cambio di fronte dell’Italia, dalla Germania agli alleati angloamericani, abbandonò Roma e fuggì al Sud: all’alba del 9 settembre Vittorio Emanuele III di Savoia salì insieme alla regina Elena, al generale Puntoni e al tenente colonnello De Buzzacarini sulla Fiat 2800 grigioverde di quest’ultimo. Badoglio con il duca Pietro d’Acquarone e Valenzano nella seconda vettura, mentre il principe Umberto prese posto su una terza vettura. Maria José e i figli ripararono invece in Svizzera.

Ciò non toglie che -secondo alcune ricostruzioni-  durante il viaggio Umberto espresse la propria intenzione di restare, come comandante militare, a guidare una resistenza delle truppe e a rappresentare la corona nella capitale. Sarebbe stato convinto che il trasferimento del re e del governo avrebbero arrecato un danno gravissimo al prestigio della corona. E ciò non toglie che sia Umberto sia la consorte ebbero sempre un atteggiamento e un giudizio di distanza dal regime di Mussolini. Ma Emanuele Filiberto non sa bene la storia della sua famiglia e Morvillo (e il desk) non lo ha corretto.

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