Il Messaggero ritira le sue truppe. Chiude -dal 1° aprile- la redazione di Viterbo e chiude la redazione di Frosinone. Le pagine usciranno ancora, ma i giornalisti staranno altrove. Viterbo si sposta a Terni, dove già era stata spostata Rieti, e Frosinone andrà a Latina. Le pagine di Rieti, Viterbo e Civitavecchia saranno coordinate da Terni e in parte da Roma. Il Capo dell’Umbria, Marco Pasqua, invece sovrintenderà anche all’Abruzzo. 

confronto e dialettica

Continua un processo che chiude sempre di più un’epoca, quando il Messaggero era il giornale di Roma e dei romani, presente su tutti i frigo dei bar della Capitale, ma era anche forte in tutto il Centro Italia, Marche, Abruzzo, Umbria. Oggi restano solo i capisaldi di Perugia, Terni, Pescara e Latina, con buona pace di chi pensa che il giornalismo si faccia (anche) conoscendo e frequentando direttamente un territorio. Arnaldo Sassi, che dopo una lunga esperienza a Roma, ha guidato la redazione di Viterbo dal 1994 al 2012, ha scritto un post du Facebook per raccontare come si lavorava, il rapporto con i diversi sindaci, le battaglie nel nome dei cittadini: Le pagine di Viterbo -scrive Sassi- ma è presumibile pensare che saranno solo un affastellamento di comunicati stampa, oggi facilitati anche dalle moderne tecnologie: “Ma mancherà l’anima, lo spirito, il confronto, la dialettica. E, in certi casi, anche lo scontro”.

istituti aziendali

Mentre chiude le redazioni locali, la proprietà del Messaggero lancia il Master in Giornalismo e Media Communications, intitolato a Paolo Graldi, presso la Università Unimarconi. Un anno, 10 week end, 4.500 euro e la possibilità di uno stage di 150 ore presso una delle testate di Caltagirone Editore. 

Da una parte ci sono quindi le Scuole riconosciute dall’Ordine che fungono da praticantato, permettono di svolgere gli esami di Stato e diventare professionisti (senza lavoro assicurato). Dall’altra, nascono gli istituti di giornalismo aziendali (Corriere Academy, Master “Paolo Graldi”) che permettono di essere notati all’interno delle aziende stesse, di sperare in un’assunzione e in quel caso di poter dare poi l’esame.

Professione Reporter 

(nella foto, la redazione del Messaggero: terzo da sinistra è Arnaldo Sassi)

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