Vittorio Feltri dice alla radio che sparerebbe in bocca ai musulmani, che sono una razza inferiore e Il Sole 24 Ore viene multato per 150mila euro. 

I giornalisti Cruciani e Parenzo rischiano provvedimenti disciplinari dell’Ordine, per non averlo fermato. 

Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con il voto contrario della Commissaria Elisa Giomi, ha sanzionato la società proprietaria di Radio 24 per la violazione dell’art. 30 del Testo Unico dei Servizi di Media audiovisivi e del Regolamento in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona.

“istigare l’odio”

Nella puntata del 28 novembre 2024 del programma “La Zanzara”, di Radio24 – ilSole24ore l’ospite Vittorio Feltri affermava: “I musulmani, ma io gli sparerei in bocca” e “io non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori”. Tali affermazioni sono state ritenute dall’Autorità “suscettibili di diffondere, propagandare o istigare l’odio e la discriminazione nei confronti di un gruppo di persone, in palese contrasto con l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”.

valutazioni disciplinari

Secondo la nota dell’Autorità, il comportamento dei due conduttori del programma, Giuseppe Cruciani e David Parenzo, seppure distinto e differenziato rispetto alle opinioni dell’ospite, “non ha efficacemente impedito gli effetti di tali affermazioni”. Copia della delibera sarà inviata all’Ordine dei giornalisti della Lombardia per le valutazioni disciplinari di competenza”.

 A febbraio 2025 il Tar ha condannato Feltri per aver chiamato inferiori i meridionali ai tempi della pandemia Covid. A luglio 2024 aveva paragonato l’abbigliamento della neo deputata (ex detenuta in Ungheria) Ilaria Salis a quello delle cameriere di Catanzaro, “la cosa più bassa che si possa immaginare”. Lo scorso anno la Cassazione ha reso definitiva la condanna per il titolo di Libero “Patata bollente” sulla sindaca di Roma Virginia Raggi, pubblicato da Libero, Direttore Vittorio Feltri.

(nella foto, David Parenzo e Giuseppe Cruciani)

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