A Oggi il tornado Carlo Verdelli è arrivato martedì 1° febbraio, ha incassato un plebiscito (30 sì alla sua direzione su 31 votanti), ha assistito alla chiusura dell’ultimo numero prima di lui, giovedì 3 si è installato in plancia e in una settimana ha rivoltato il settimanale fondato da Angelo Rizzoli nel 1939.

Fra le tante cose che ha detto in redazione in dieci giorni, c’è che vuole fare di Oggi l’evento editoriale 2022, il “Settimanale degli italiani”, come da nuovo sottotestata.

art director

Intanto, si è portato da fuori un art director, Massimo Zingardi, che ha lavorato con lui a Sette, molti anni fa. Zingardi ha “alleggerito” il giornale, via le bacchette nere, più aria, più semplice eleganza. Verdelli ha “alleggerito” la scrittura: “Massima semplicità, nulla deve essere dato per scontato, tutti devono capire”. Punta -ha spiegato- all’aumento della pubblicità. Ma non pubblicità qualsiasi: Verdelli vuole “bella pubblicità”, che significa anche ricca.

L’idea è togliere Oggi dal giro di Dipiù, Nuovo, Novella. Meno familiare, più popolare. Meno gossip, un occhio a Espresso e Panorama, com’erano una volta. Settimanali che tutto contengano.

amori e disamori

A proposito di gossip, proibita la parola “vip”. Una sezione centrale del giornale sarà dedicata a persone e personaggi, seguita non da gossip, ma da “Amori e disamori”.

L’ordine e la precisione -editorialmente e graficamente parlando- sono l’ossessione di Verdelli. Il giornale si apre con il commento politico-economico di Ferruccio De Bortoli, che è stato direttore del Corriere con Verdelli vicedirettore, alla fine del secolo scorso. Poi lettere e domande sui temi del giorno, con spiegazioni dettagliate. La cover story, che nel primo numero è dedicata a Blanco, vincitore del festival di Sanremo. Persone e personaggi, come la Regina Elisabetta e Zoff, che compie 80 anni, raccontato da Walter Veltroni. Ma anche un reportage sui bambini a Kabul. Amori e disamori. Piaceri (moda, bellezza, design, cucina, benessere, viaggi). Tempo libero (cinema, teatro, mostre, libri). Buono a sapersi (microeconomia, casa). Tv, oroscopo. E “La stanza” (come quella di Montanelli) di Liliana Segre, senatrice a vita, nominata sa Sergio Mattarella. In mezzo anche una rubrica di Fabio Fazio, che la sera dell’intervista al Papa a Che tempo che fa (6 febbraio) ha ospitato Verdelli per il lancio del novo Oggi. Cortesie per gli ospiti.

nessuna promessa

Verdelli è uomo raffinato, ma rude. Niente sorrisi ipocriti, nessuna promessa da non mantenere. Fra le tante cose dette in questi giorni c’è che il giornale va fatto secondo le sue indicazioni, con adesione convinta al progetto. Oppure, la Rcs è grande, i giornalisti possono cercare una diversa collocazione. Per ora lo hanno votato in blocco (una astensione), nonostante siano in gran parte affezionati al direttore precedente, Umberto Brindani. L’editore Urbano Cairo lo ha scelto e sta naturalmente con Verdelli. Ha raddoppiato il budget per pagina, ha accettato di dare al nuovo direttore una carta migliore, nonostante gli aumenti dei prezzi della materia prima. Verdelli cercherà di rispondere con i risultati. Per esempio, raggiungere obiettivi di raccolta pubblicitaria che Sette, il settimanale del Corriere fa fatica ad ottenere.

Ecco, il Corriere. c’è anche il Corriere fra i modelli di Verdelli per Oggi, un Corriere settimanale. Tenendo conto -chissà- che a via Solferino la direzione di Luciano Fontana (quando Verdelli era vicedirettore Fontana era caporedattore) dura da sei anni e mezzo e prima o poi finirà.

Professione Reporter

(nella foto, Carlo Verdelli)

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