Ho letto “Franco Venturini, se n’è andato un Giornalista Signore, cinque lingue e l’arte del distacco”. Ho conosciuto Franco Venturini la notte del crollo del Muro a Berlino Est, dove io curavo il servizio stampa all‘ambasciata italiana. Mi colpì subito il suo equilibrio, la signorilità e il suo buon umore. Ci rincontrammo una volta Roma, davanti a una tazza di tè. Da allora non smisi di ammirarlo e di leggerlo. Mi piacerebbe far pervenire per questo tramite alla moglie e ai figli l’espressione del mio commosso cordoglio.
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