A proposito di Riotta contro Caracciolo, vorrei ricordare l’intervista che Lucio Caracciolo ha dato a Micromega nove giorni prima dell’invasione. Alla prima domanda “…quanto è realistico uno scenario di vera guerra?”, risponde: “Non era molto credibile prima, non lo è a maggior ragione oggi…”. Alla seconda: “Facciamo un passo indietro: come siamo arrivati a questo punto?”, risponde: “Credo che occorra risalire innanzitutto al fatto che quando è andato al potere, Putin pensava che la Russia potesse un giorno entrare nella Nato”. Per addentrarsi poi nel Putin-pensiero: “Putin, infatti, anche per la sua biografia pietroburghese, appartiene a quella parte rilevante della classe dirigente russa che si sente fondamentalmente legata all’Europa e all’Occidente e che pensa alla Russia come terza gamba dell’Occidente insieme all’Europa e agli Stati Uniti”.
L’intervista è rilevatrice del Caracciolo-pensiero, fondatore e direttore della prima rivista di geopolitica italiana. Evito di fare commenti ma per chi non ha letto l’intervista, aggiungo il link: https://www.micromega.net/guerra-ucraina-intervista-caracciolo/
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A metà febbraio, nessuno, dico nessuno, riteneva credibile l’ipotesi della invasione russa dell’Ucraina, tant’è che i ripetuti avvertimenti della intellingence americana venivano ritenuti provocazioni volte a far sì che si verificasse proprio l’evento che annunciavano. Per il resto, circa l’analisi delle responsabilità degli USA e della NATO in quello che sta succedendo mi sembra precisa e puntuale.