Alla fine, dopo un anno e due mesi di governo, Mario Draghi doveva pur dare un’intervista. L’hanno chiesta tutti, ma ad averla non è stato Fabio Fazio (che pure ha intervistato il Papa), né Bruno Vespa, che con Porta a Porta si dice gestisca la terza Camera.

L’esclusiva è andata al Corriere della Sera, primo giornale di carta per diffusione, il più autorevole. E’ sceso in campo, ed è sceso a Roma da Milano, il Direttore Luciano Fontana, che ha curato personalmente tutta la trattativa. Di sicuro non ha fatto piacere a nessun altro dei direttori importanti di quotidiani di carta. Né ai sunnominati divi tv, né a Mentana (La7, gruppo Cairo come il Corriere), né alla direttrice del Tg 1 Monica Maggioni. Finora c’erano state soltanto conferenze stampa aperte a tutti i media.

sette anni al comando

“Se uniti avanti fino in fondo”, dice il titolo che apre la prima pagina del Corriere di domenica 17 aprile, giorno di Pasqua. “E’ la prima intervista di Draghi da quando il 13 febbraio 2021 prese la guida di un governo d’emergenza su indicazione di Sergio Mattarella”, scrive Fontana, da sette anni al comando del Corriere. L’intervista occupa le pagine 2 e 3 del giornale.

Il tono di Draghi è disteso. Pacato. Rassicurante. Sembra che il presidente del Consiglio guardi le continue agitazioni di alcuni partiti di governo dall’alto di un promontorio. Come sapesse che nessuno avrà l’ardire di togliergli il sostegno. Perché lui è più saldo di loro.

Dice ai cittadini che non siamo in recessione e che crescita e occupazione saranno protette. Assicura che i sacrifici dovuti alla guerra saranno contenuti. Che la maggioranza terrà anche sulle riforme di fisco e giustizia. Ai partiti lancia un messaggio da patriarca: “Non sentitevi in una gabbia, progettate il futuro con ottimismo e fiducia, non con antagonismo e avversità. Guardate ai successi che avete ottenuto in una situazione molto difficile”.

perdita di tempo

Racconta i suoi tentativi di fermare Putin prima che invadesse l’Ucraina. Ora però “comincio a pensare che abbiano ragione coloro che dicono: è inutile che gli parliate, si perde solo tempo”.

Alla fine, sollecitato da Fontana, Draghi dice che non si presenterà alle elezioni, non proseguirà l’esperienza politica.

Ci sono due domande indirette sulle aspirazioni di Draghi riguardo al Quirinale. Chiede Fontana: Dove si immagina il prossimo anno alla fine di questa esperienza? “Non l’ho proprio immaginato, non è nel mio carattere”. E poi:  Continuano però a proporle molti ruoli… “Come ho già detto quel giorno in conferenza stampa? E’ escluso. E poi ho aggiunto: ‘Chiaro?'”.

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