Il Gruppo Gedi (la Repubblica, La Stampa, Secolo XIX, dieci giornali locali, Radio DeeJay, Radio Capital) ha annunciato di essere il primo editore italiano a raggiungere la Carbon Neutrality.

L’uso di fonti rinnovabili per la fornitura di energia elettrica -comunica Gedi- ha permesso all’Azienda di abbattere di oltre il 90 per cento le proprie emissioni di CO2 in un anno, passando dalle 24.762 tonnellate emesse nel 2020 alle 2.375 nel 2021: “Queste ultime sono state compensate tramite l’acquisto di carbon credits di alta qualità riconosciuti dalla convenzione quadro delle Nazioni Unitesui cambiamenti climatici”. Tra i progetti messi in campo per assorbire CO2 c’è la Fazenda Nascente Do Luar, nello stato brasiliano del Mato Grosso di Sul, dove la deforestazione aveva creato ampi spazi destinati all’allevamento estensivo e all’agricoltura. La nascita di un nuovo tipo di paesaggio con foresta naturale e foresta piantata oltre ad assorbire CO2 sta permettendo il ritorno della fauna selvatica. Un secondo progetto è localizzato nel Borneo, in Indonesia, e ha come obiettivo la protezione delle foreste pluviali, per anni minacciate dall’espansione dell’industria dell’olio di palma. “L’operazione -si legge in una nota Gedi- ha anche un effetto benefico sulla fauna locale (55 specie in via di estinzione) e sulle comunità dei villaggi vicini: il progetto prevede un battello-ambulatorio sui canali dell’area e lanterne solari e filtri per potabilizzare l’acqua. Nell’immediato futuro Gedi ha in progetto di ridurre e compensare le emissioni di gas serra da parte dei fornitori (mezzi di trasporto per la consegna dei giornali e server che ospitano le edizioni digitali). Poi, la carta. Fino al 2021 il 92 per cento della carta impiegata da Gedi risultava già riciclata o certificata: “Entro la fine del 2022 è previsto che tutta la carta utilizzata per stampare quotidiani e periodici provenga esclusivamente da foreste gestite in modo sostenibile o da riciclo”.

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