“Cercasi giornalisti a partita iva, 1300 euro netti al mese, 40 ore a settimana, turni da lunedì alla domenica”.
L’annuncio, visibile anche su piattaforme come LinkedIn, arriva da Cusano Media Group, della Università Niccolò Cusano, che offre nuovi ingressi per potenziare la redazione della tv del gruppo.
Le modalità sono criticate dall’Associazione Stampa Romana, che “apprezza la voglia di misurarsi con un mercato difficile”, ma afferma: “Bisogna fare le cose per bene e rispettare le previsioni contrattuali e contributive”.
“Le partite iva -scrive Asr- non possono avere turni di lavoro. Se li hanno vuol dire che sono lavoratori dipendenti. E non potrebbe essere diversamente, se si lavora anche al confezionamento di una produzione stabile come i telegiornali”.
C’è dunque l’invito per l’Università Cusano “a rimodulare l’offerta di lavoro secondo le norme che regolano il lavoro dipendente del Codice civile e del Contratto di lavoro giornalistico e a rispettare i diritti delle giornaliste e dei giornalisti”.