Giorgio Iacoboni, giornalista di Rainews ha scritto sulla sua pagina Facebook che chi vota per Renzi e Calenda “non sta bene”, “deve essere curato”. Questo il resto completo del post: “Uno aveva giurato e spergiurato che se avesse perso il referendum si sarebbe ritirato dalla politica e l’altro aveva giurato e spergiurato che non avrebbe mai fatto politica con Renzi. Sono troppo simili e infatti continuano a fare politica insieme. Ma che fiducia possono offrire questi due. Chi li vota non sta bene. Nel caso ci stesse pensando ditelo al medico di famiglia, vi curerà da questa grave forma di masochismo. E’ grave ma si può guarire”.
Il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di vigilanza Rai, Michele Anzaldi, si è chiesto, sempre su Facebook: “È accettabile che un giornalista del servizio pubblico si esprima in questo modo, a maggior ragione in campagna elettorale? Nelle altre tv i giornalisti si esprimono così? Oppure, come è evidente, sembra un’esclusiva della Rai, con il susseguirsi di episodi di questo genere?”. Secondo Anzaldi, “questo è il risultato della mancata applicazione della delibera votata all’unanimità dalla commissione di Vigilanza sull’utilizzo dei social da parte dei giornalisti Rai. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensano il sindacato, che ha osteggiato questa direttiva in tutti i modi, e il Cda, che non è riuscito a farla entrare in vigore”.
Un giornalista del servizio pubblico che esprime simili considerazioni non solo è da ricoverare in neurochirurgia ma essere sottoposto ad intervento chirurgico all’emisfero destro del cervello prima di essere licenziato.