Dal 1° settembre Fabrizio Gatti entra a far parte della redazione di Today.it, sarà Direttore Editoriale per gli approfondimenti.
Dice Luca Lani, CEO e co-founder di Citynews: “Fabrizio lavorerà per far emergere e valorizzare le storie dai territori che Citynews presidia con le nostre 52 testate di prossimità. Collaborerà quindi con i giornalisti locali, sia lavorando a distanza che muovendosi fisicamente nelle città. Inoltre, produrrà ogni settimana editoriali sui più rilevanti casi di cronaca e sulle notizie da prima pagina di politica nazionale e internazionale. La sua grande competenza nell’ambito del giornalismo investigativo e undercover gli permetteranno di supportare e valorizzare il lavoro dei nostri due Team Dossier che da giugno svolgono inchieste sui territori di Roma e Milano”.
montanelli e corriere
Fabrizio Gatti, a maggio scorso, dopo il passaggio dal Gruppo Gedi alla società di Danilo Iervolino, aveva dato l’addio al settimanale L’Espresso per il quale lavorava dal 2004 come inviato. Dal 1987 al 1990 ha scritto per Il Giornale di Indro Montanelli e dal 1991 al 2004 per il Corriere della Sera.
Ha pubblicato inchieste da infiltrato sulle rotte dell’immigrazione irregolare dall’Africa all’Europa, sul caporalato nell’agricoltura e nell’edilizia, sulle scarse condizioni igieniche negli ospedali e sulla corruzione negli appalti pubblici. Ha attraversato quattro volte il deserto del Sahara sui camion con centinaia di migranti in viaggio dal Niger verso la Libia e si è infiltrato in una organizzazione di trafficanti di uomini in Nord Africa, diventando l’autista di uno dei gangster. È stato recuperato in mare, rinchiuso nel centro di detenzione sull’isola di Lampedusa come immigrato irregolare iracheno, con il finto nome di Bilal Ibrahim el Habib. Si è fatto ingaggiare come schiavo, con altri lavoratori stranieri, dai caporali che controllano la raccolta di pomodori in Puglia.
italia profonda
“Come direttore editoriale per gli approfondimenti di Today.it – dichiara Gatti – l’editore mi assegna il bellissimo ruolo di giocatore e allenatore, soprattutto perché ho qualche anno anagrafico in più rispetto all’età media della redazione. Lavorerò con giornalisti in gran parte giovani, ma preparatissimi. Insieme racconteremo l’Italia dal profondo dei quartieri, dei nostri borghi, dei territori, dando rilevanza nazionale alle storie, agli approfondimenti, alle inchieste. Secondo un’idea di giornalismo poco incentrata sulle contese di palazzo e molto concentrata sul Paese, sulle sue diverse voci, le sue province, dove ogni giorno si vive, si fatica, si sogna”.
(nella foto, Fabrizio Gatti)