Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, all’attacco del New York Times. Commentando la notizia dell’aggressione al marito della speaker del Congresso Nancy Pelosi, ha condiviso il link di un sito conosciuto come poco attendibile e complottasti. In questo link si metteva in dubbio la ricostruzione ufficiale dei fatti e si suggeriva che l’aggressore che ha fatto irruzione nella casa di Pelosi fosse l’amante gay di suo marito. Il sito promosso dal tweet di Musk si chiama Santa Monica Observer.
Musk domenica ha ritagliato uno screenshot di un titolo del Times che diceva: “Elon Musk, in un tweet, condivide il collegamento da un sito noto per pubblicare notizie false”.
“Questo è falso: *non* ho twittato un link al New York Times!”, ha scritto Musk nella didascalia del tweet con lo screenshot allegato. Insomma, ha bollato il New York Times come sito di fake news.
Dopo una breve permanenza sul suo seguitissimo account, il link a Santa Monica Observer è stato rimosso. Ma aveva intanto sollevato preoccupazioni da parte di molti organi di stampa sulle nuove policies sulla disinformazione di Twitter.
Elon Musk ha acquistato Twitter a fine ottobre per 44 miliardi di dollari. Il suo primo atto è stato quello di licenziare quattro top manager dell’azienda, tra cui il Ceo Parag Agrawal, che aveva sostituito Jack Dorsey. Oltre ad Agrawal, sono stati liquidati il chief financial officer Ned Segal, il responsabile degli affari legali e della ‘policy’ Vijaya Gadde, e il general counsel Sean Edgett. “L’uccello è libero”, ha scritto Musk, riferendosi alla storica icona di Twitter. Le prime questioni che Musk affronterà, con ogni probabilità, saranno quelli dell’identificazione degli utenti, dell’eliminazione dei bot e di un allargamento delle maglie per quanto riguarda la moderazione dei contenuti, con possibili ritorni eccellenti (potrebbe essere revocato, ad esempio, il ban permanente dalla piattaforma a Donald Trump).