Le elezioni all’Ordine dei giornalisti di Napoli del 2021 devono essere ripetute. Lo afferma l’ordinanza del Tribunale di Napoli, in seguito a un ricorso promosso dal Sindacato unitario giornalisti della Campania. La decisione dei giudici comporta la decadenza degli eletti sia nel consiglio regionale che nel consiglio nazionale e il possibile arrivo di un commissario. L’Ordine nazionale ha 30 giorni per impugnare l’ordinanza.

Il provvedimento è stato illustrato venerdì 2 dicembre 2022, a Napoli, durante una conferenza stampa presso la sede del Sugc, dal segretario Claudio Silvestri, dal consigliere regionale dell’Ordine Gerardo Ausiello e dall’avvocata Luisa D’Alterio che, insieme all’avvocato Luigi De Martino, è stata incaricata di fare il ricorso, prima dinanzi al consiglio nazionale dell’Ordine e, successivamente, davanti al Tribunale di Napoli. 

“Centinaia di professionisti e migliaia di pubblicisti -ha detto Silvestri- non hanno potuto votare per la decisione di non ammettere al voto coloro che non avevano comunicato all’Ordine regionale la propria pec entro cinque giorni dall’apertura del seggio virtuale. Se questo poteva avere un senso per le procedure del voto online, non poteva essere ammissibile in alcun modo per il voto in presenza, durante il quale ogni iscritto avrebbe dovuto avere la possibilità di mettersi in regola e votare”.
“Alle elezioni di un anno fa, in Campania come in tutta Italia, sono state applicate le regole fissate dal Ministero della Giustizia, deputato alla vigilanza sull’Ordine dei giornalisti, ha detto invece Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Esprimendo “piena fiducia nella giustizia”, il presidente dell’Odg campano ricorda che “siamo al primo grado in un Paese che prevede tre livelli di giudizio”.

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