Sarà Ferruccio de Bortoli il nuovo presidente della Fondazione Corriere della Sera, al posto di Piergaetano Marchetti, giurista e dirigente d’azienda.
La Fondazione è nata nel 2001, per custodire e valorizzare il patrimonio storico e culturale del quotidiano. E’ stata creata nel 125º anniversario della nascita del Corriere, con lo scopo, in particolare, di curare e aprire al pubblico l’archivio storico del giornale, e di promuovere iniziative in favore della lingua e la cultura italiana. Dal 2012 promuove l’evento librario Book City Milano.
ambiziosi e interessanti
Prima della sua nascita, c’erano anche altri progetti, più ambiziosi e interessanti per l’assetto della stampa italiana. Ha scritto Raffaele Fiengo, storico leader del Comitato di redazione del Corriere, nel suo libro “Il cuore del potere”, che la Fondazione “in realtà è stata pensata in origine come strumento per realizzare l’obiettivo di Einaudi e Albertini di un Corriere indipendente. Le basi furono gettate due anni prima durante una cena in casa di Piergaetano Marchetti. In quel periodo insieme ad Alberto Pinna andavamo organizzando nel quotidiano un’associazione dei giornalisti, primo passo per la Fondazione. Avevamo raccolto le adesione, Alberto scrisse uno Statuto. Promossi anche un referendum tra i redattori, che approvò l’idea della Fondazione. Marchetti mi convinse che non saremmo andati lontano. Eccessivo sapore sindacale. Meglio una Fondazione della testata. Così è stato. anche se l’allargamento dei grandi azionisti rese improponibile la proposta per l’indipendenza, che però è rimasta dormiente”.
Direttori e azioni
Einaudi si richiamava all’esperienza dell’Economist di Londra, dove era stato creato (e ancora esiste) un Comitato di fiduciari (Board of trustees), composto da persone di sicura stima, incaricate di approvare o meno la nomina di nuovi Direttori e ogni trasferimento di azioni, assicurando l’indipendenza della testata.
Oggi la Fondazione ha strutturato l’archivio in sei sezioni: il carteggio, 1876-1990, costituito dalla corrispondenza del giornale con collaboratori, dipendenti, personaggi e istituzioni; la sezione amministrativo-gestionale, 1876-1992, che raccoglie atti societari, documenti contabili, gestione del personale, attività legale e attività produttiva, ovvero tutti i documenti che riguardano l’attività dei diversi settori aziendali; la raccolta disegni e documentazione grafica, 1899-1994, che comprende disegni, bozzetti, vignette (firmate dai migliori autori italiani del Novecento) e, in generale, i materiali riferiti alla produzione e stampa del quotidiano, quali lucidi, layout, pellicole e cliché per rotocalco; il materiale fotografico prodotto dai fotoreporter del Corriere, 1962-1997; la sezione cartoline, 1900-1980, che raccoglie i saluti inviati al quotidiano dai lettori; la raccolta di tutti i numeri del quotidiano, dalla fondazione ad oggi. Sono state conservate anche le edizioni giornaliere del Corriere che, ai tempi della direzione di Torelli Viollier, arrivarono ad essere quattro al giorno. L’archivio storico contiene anche i fondi privati di celebri firme come Enzo Biagi, Gaetano Afeltra, Fernanda Pivano, Oriana Fallaci e di illustratori come Iris De Paoli e Ugo Guarino, oltre che i fondi di case editrici come la Bompiani, con le carte di scrittori quali Corrado Alvaro, Vitaliano Brancati, Umberto Eco, Alberto Moravia, Anna Maria Ortese, Elio Vittorini e Cesare Zavattini.
Professione Reporter
(nella foto, Ferruccio de Bortoli)