Il 30 dicembre 2022, con la “Riforma Cartabia del processo penale” (legge 27 settembre 2021 n.134). È entrato in vigore il “Diritto all’oblio degli imputati e delle persone sottoposte ad indagini”.

Dal 1° gennaio 2023 i motori di ricerca dovranno deindicizzare le notizie riguardanti coloro che sono stati assolti o per cui è scattata l’archiviazione. I motori di ricerca dovranno dissociare i nomi degli assolti dalle notizie circolanti in rete sulle inchieste da cui sono risultati innocenti. 

Per richiedere il “delisting” il richiedente potrà recarsi presso i giornali e i motori di ricerca munito della nota rilasciata dalla cancelleria del giudice che ha approvato la richiesta.

Nel momento in cui le aziende dovessero rifiutarsi è possibile fare ricorso al Garante della Privacy, ma non è previsto il risarcimento per le spese legali del processo.

In base alla riforma Cartabia non è invece possibile deindicizzare le notizie che riguardano avvenimenti passati che non hanno più una rilevanza attuale.

Inoltre, la norma non è retroattiva poiché essendo una disposizione processuale non è soggetta all’applicazione della legge successiva più favorevole al reo: non sarà quindi applicabile ai casi accaduti precedentemente alla riforma.

A novembre 2022 un’ordinanza della Cassazione ha stabilito che la richiesta di deindicizzazione da parte di un cittadino italiano non riguardi solo i motori di ricerca europei ma quelli di tutto il mondo.

LASCIA UN COMMENTO