Tredici pagine intere più 4 mezze paginette di pubblicità sulle bellezze del Friuli Venezia Giulia. “Una vacanza per staccare”, “Un’oasi di pace”, “Un Paradiso da rispettare”, “Una natura da ascoltare”…
Sulla Repubblica di mercoledì 19 aprile. Stesso menu sulla Stampa del giorno prima, martedì 18 aprile. Un bel finanziamento dalla Regione guidata da Massimiliano Fedriga, leghista non salviniano, a due quotidiani del Gruppo Gedi, fieri oppositori del governo Meloni (Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia). E il direttore di Libero, Alessandro Sallusti, si è arrabbiato e ha scritto in prima pagina un fondo di fuoco e fiamme, intitolato: “Se il leghista Fedriga finanzia chi dà del nazista alla Lega”. Occhiello: “Corto circuito”.
“gioielli in vetrina”
“Per un giorno –scrive Sallusti – tutta la pubblicità dei due giornali è stata comperata da Fedriga per mettere in vetrina i suoi gioielli. Parliamo di centinaia di migliaia di euro che il governatore leghista ha gentilmente riversato nelle casse dei due giornali che più di altri si impegnano quotidianamente nel far passare le regioni governate dalla destra, il partito di Fedriga e il suo capo Matteo Salvini, per dei pericolosi razzisti, dei buzzurri indegni di governare“.
Sallusti critica il fatto che “la Lega di Fedriga foraggia solo la stampa di sinistra. A noi, come credo ai giornali di centrodestra che Fedriga e il suo Friuli lo sostengono da quando ha messo piede in politica e la Lega da quando è nata, nessuno ha chiesto nulla, neppure un preventivo tanto per fare scena”. E bravo Fedriga, continua Sallusti, “lei dei soldi dei Friulani può fare ovviamente ciò che meglio crede, anche finanziare con centinaia di migliaia di euro chi usa quei soldi per fare campagna elettorale alla sinistra nella speranza che lei vada a casa il più presto possibile, chi sostiene idee opposte alle sue, chi ha chiesto e ottenuto dalla Boldrini presidente della Camera di sospenderla per quindici giorni dal Parlamento per le sue battaglie identitarie”.
“squallida tattica”
Poi il direttore carica la dose: “Lei se ne intende di comunicazione – ha preso pure una laurea in materia – e quindi sa il fatto suo, per esempio che una buona tattica è comperarlo il nemico anziché combatterlo, tattica squallida ma efficace, soprattutto facile perché quelli di sinistra sono mediamente in vendita. Perché se é così ce lo dica che noi a scrivere che lei é un grandissimo stronzo – cosa che non crediamo, abbiamo sempre sostenuto il contrario – ci mettiamo un attimo e vediamo se anche a noi arriverà un euro friulano per tenerci buoni. Ma sa che le dico? Lasci perdere, non lo scriviamo gratis, non abbiamo bisogno di lei. Ma la prossima volta che lei avrà bisogno di una marchetta o di una difesa d’ufficio dagli attacchi di la Repubblica e de La Stampa, la prego: non alzi il telefono con noi come d’abitudine”.
Abbiamo contattato l’ufficio stampa del presidente Fedriga per chiedere una replica e una motivazione delle scelte. Senza risposta.
(nella foto, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli)