di FRANCESCO GUIDOTTI

Il giornalista Francesco Zaffarano ha annunciato, mercoledì 12 luglio, il suo ritorno in Will, media di informazione online. Si tratta di un ritorno perché il giornalista aveva già lavorato in Will in precedenza dal settembre 2020 all’ottobre 2022. Zaffarano, come ha spiegato a Professione Reporter, torna in Will con un contratto a tempo indeterminato.

Will non è una testata giornalistica registrata, ma come detto si occupa di news e informazione in vari modi e formati. È nato all’inizio del 2020 e dichiara una presenza notevole su diversi social media e in generale online, ma non solo. Per Will le recenti settimane sono un periodo di transizione e di cambiamenti, dopo la notizia delle scorse settimane delle dimissioni del suo co-fondatore.

engagement editor

Francesco Zaffarano, classe 1991, ha lavorato con La Stampa come social media editor e per la Repubblica come engagement editor (che potremmo tradurre come il lavoro per capire come e dove raggiungere i lettori). Successivamente all’estero ha lavorato come senior social media editor al Telegraph e all’Economist si è concentrato in particolare sulla strategia su Instagram. Da ottobre 2022 fino alla fine di luglio invece lavora a Devex. Devex è una rivista di settore che produce contenuti per professionisti nel mondo dello sviluppo globale, per chi si occupa di aiuti umanitari, per persone che lavorano per l’ONU e agenzie governative. A Devex Zaffarano ha ricoperto l’incarico di senior audience editor, si è occupato cioè della strategia di crescita del pubblico attraverso social, newsletter, podcast e SEO.

Zaffarano è anche l’autore della newsletter Mapping Journalism on Social Platforms, nata nel gennaio 2023 dove intervista e descrive l’uso di varie piattaforme social da parte di account di informazione e testate giornalistiche. Al momento la newsletter, che aveva superato i 2000 iscritti, è in pausa estiva e non è chiaro quando e se riprenderà le pubblicazioni, anche a causa del cambiamento lavorativo del suo promotore.

full time

Zaffarano era entrato in Will nel settembre 2020 quando i dipendenti erano 13 persone, aveva lasciato nell’ottobre 2022 quando l’organico contava 35 persone. Oggi, come conferma il nuovo CEO Riccardo Haupt, lavorano in Will 45 dipendenti full time e 10 collaboratori semi continuativi.

Le entrate economiche e la sostenibilità di Will oggi dipendono principalmente da tre aspetti: per la maggior parte da branded content su canali di Will Media, a questa voce seguono le attività di Will Lab (content factory, realizzazione di contenuti) e Will Studio (documentari).

Il branded content è un contenuto originale pubblicato (e segnalato come pubblicitario) sui canali di Will e pagato da un ente terzo: è una forma di pubblicità che cerca di far incontrare le esigenze di narrazione dell’azienda che paga l’inserzione con l’esigenza di informazione di Will.

conoscenze a disposizione

Will Lab è invece l’attività che il news media mette a disposizione per altre aziende, e in questo caso lavorando o offrendo le proprie conoscenze per i canali di altre aziende.

Will Studio invece è l’attività di casa di produzione, che porta alla realizzazione, ad esempio, di documentari originali: è il caso della docuserie JUNK, Armadi pieni per Sky Italia o la docuserie What We Eat su CHILI coprodotta con FoodUnfolded con il supporto di EIT Food e cofinanziata dall’Unione europea. I documentari sono prodotti da Will e pagati dalle piattaforme che li acquisiscono per la distribuzione.

(nella foto, Francesco Zaffarano)

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