Il ritratto di Andrea Purgatori non è solo un bellissimo omaggio, ma anche il tratteggio di quella che era una grande professione, il giornalismo. Oggi forse sono pochi i giovani che sappiano veramente qual fosse il carattere, il “profumo” (e anche il cattivo odore a volte) di un lavoro che è (era) una forma di impegno pubblico. Non solo curiosità, ma anche responsabilità. Responsabilità verso quella democrazia di cui si parla fin troppo spesso, ma la cui sostanza è il continuo tentativo di svelare i segreti del potere.
E poi fantastico il riferimento alle molte vite, il sogno di ogni essere umano.
Grazie.
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