Controlli all’ingresso al New York Times, al quartier generale sulla Ottava Avenue alle spalle di Times Square. I sindacati dei giornalisti e dei tecnici protestano e chiedono all’azienda un passo indietro. Lo racconta l’Ansa il 31 agosto in una corrispondenza da New York.
La vicenda va inquadrata nella contrapposizione fra dipendenti e aziende in tutto il mondo sulla continuazione o meno dello smart working, avviato per fare fronte alla pandemia.
tre giorni
La proprietà del più importante quotidiano del mondo ha ordinato, dopo l’allentamento del Covid, che i dipendenti tornino a lavorare in redazione per tre giorni alla settimana fino al 2 settembre 2024. Dopo quella data si riserverà di chiedere il lavoro in presenza per almeno quattro giorni. L’annuncio sulle nuove politiche aziendali includeva un dettaglio: i capi delle redazioni possono periodicamente osservare i passaggi delle tessere magnetiche necessarie all’ingresso per “individuare persone con livelli di presenze particolarmente bassi”. Questo particolare ha provocato una rivolta nel sindacato dei giornalisti e in quello degli oltre 600 tecnici impiegati dal quotidiano: le rappresentanze hanno scritto una diffida all’azienda, argomentando che la clausola viola il nuovo contratto in cui l’uso del cartellino per monitorare le presenze in ufficio non è menzionato.
“esigenze di tutti”
Un portavoce del Times ha difeso le scelte dell’azienda: “Pensiamo che dare alla gente la flessibilità di lavorare in parte in ufficio e in parte a casa va incontro alle esigenze di tutti, assicurando quel forte ambiente di lavoro collaborativo che è servito a definire la nostra cultura e ha guidato il nostro successo”.
Dietro al braccio di ferro c’è la spinta dei datori di lavoro -in tutto il mondo- a tornare ai livelli di presenze in ufficio precedenti alla pandemia. I dipendenti apprezzano il risparmio dei tempi di spostamento e la possibilità di stare di più in famiglia, le aziende ritengono che il lavoro da casa diminuisca la produttività.
amazon e meta
Come il New York Times, e come da maggio Amazon, Meta ha chiesto ai dipendenti di rientrare in presenza tre giorni alla settimana a partire dal 5 settembre (dopo il ponte del Labor Day, che negli Stati Uniti segna ufficialmente la fine dell’estate). Il ritorno in ufficio sta incontrando pero’ resistenze da parte dei dipendenti. Secondo dati di maggio, la strategia di lavoro ibrida non mostra alcun segno di indebolimento e circa il 58% delle imprese consente ai dipendenti di lavorare da casa per parte della settimana. Molte le ricadute negative sull’economia delle città, dove il valore degli immobili è calato e servizi come bar e ristoranti soffrono per le assenze degli impiegati.
(nella foto, Meredith Kopit Levien dal settembre 20202 amministratrice delegata della New York Times Company)