Ripercorre il cammino delle donne nella Chiesa, dal Concilio Vaticano II al recente Sinodo sulla sinodalità, il numero di ottobre di “donne chiesa mondo”, il mensile femminile dell’Osservatore Romano, coordinato da Rita Pinci.
“Dal silenzio alla parola” è il titolo di copertina, illustrata con due foto, quasi speculari ma diversissime. La prima è stata scattata nel settembre 1964: sono le “madri conciliari” il giorno in cui entrano a San Pietro, le 23 donne (religiose e laiche) ammesse ai lavori, ma solo come Uditrici. La seconda è dello scorso ottobre: sono le “madri sinodali” che entrano nell’Aula Paolo VI per il Sinodo dei vescovi: qui, per la prima volta, 54 donne hanno potuto votare.
“Donne chiesa mondo” racconta in che modo posizione, ruolo e consapevolezza delle donne nella Chiesa sono cambiati in sessanta anni; sorti progressive ma, nei decenni, anche qualche retromarcia, come sottolinea Mercedes Navarro Puerto, suora mercedaria e biblista, che scrive sulle religiose dopo il Concilio e offre una testimonianza in prima persona.
Molti gli interventi di chi la lezione del Concilio l’ha recepita e sperimentata da fedele, da religiosa, o nella vita professionale e politica: Cettina Militello, tra le prime donne italiane iscritte a una facoltà teologica; suor Nicla Spezzati, tra le prime ad avere un incarico ai vertici in Curia; Rosy Bindi, dirigente dell’Azione cattolica e poi ministro della Repubblica in Italia.
Da scrittrice, Carola Susani racconta attraverso una lettera immaginaria a una ragazza di oggi le riflessioni di una madre conciliare. E c’è l’esperienza nei movimenti laicali femminili, nell’Azione cattolica, nello scoutismo, nei Focolari: cattoliche che già prima del Concilio avevano scoperto un protagonismo delle donne fuori di casa e dentro la Chiesa.