Dal punto di vista della cultura all’inizio di novembre il Corriere della Sera ha assestato due colpi secchi a la Repubblica. Un’anticipazione e una notizia che hanno come protagonisti due personaggi storicamente legati proprio a la Repubblica. Se vale ancora la vecchia regola che chi dà le informazioni per primo è più bravo.
Il primo sgarbo è di domenica 5 novembre. Pagine 38 e 39, apertura della Cultura del Corriere della Sera, con richiamo in prima, sopra la testata. Lo scrittore Emanuele Trevi racconta il nuovo romanzo di Alessandro Baricco. Titolo: “Nel western metafisico cavalca un pistolero”. Sommario: “Lo scrittore torna e ridefinisce il genere: l’Ovest diventa qui un non luogo, il confine è una sutura fra la vita e la morte”.
quarantotto ore
Ma Baricco è un collaboratore storico de la Repubblica!
Passano 48 ore e sul paginone centrale de la Repubblica martedì 7 novembre appare un pezzo firmato da Baricco in persona, che rivela: “Come è nato ‘Abel’, il mio western metafisico”. Sommario: “Dopo diversi anni l’autore torna con un nuovo romanzo. Che, tra l’altro, non aveva in programma. Ma la voglia di scrivere è prevalsa”.
Sarebbe abbastanza, ma non basta. Nel mezzo di questa storia, lunedì 6 novembre, Corriere della Sera, richiamo sopra testata, in prima pagina: “Corrado Augias: dopo 63 anni di Rai vado a La7“. A pagina 26 e 27 c’è l’intervista (ennesimo scoop) di Aldo Cazzullo ad Augias, con la notizia sull’abbandono della Rai (ennesimo) e poi: “Da Kennedy agli hippy, vi racconto i miei amori” e “l’infanzia nel deserto, il teatro insieme al giovane Proietti, i tre mesi nel kibbutz con un amico”. Va segnalato che il proprietario del Corriere e de La7 è lo stesso, Urbano Cairo.
new york
Ma Augias è da decenni una firma di Repubblica: nel novembre 1975 fu inviato a New York da Scalfari in vista dell’uscita del primo numero (14 gennaio 1976).
Così, il giorno dopo, 7 novembre Repubblica mette di spalla in prima: “Augias via dalla Rai ‘Dilettantismo’. Anche Di Bella pronto a seguirlo”. Sotto, c’è il richiamo su Baricco.
(nella foto, Alessandro Baricco)
Da un po’ di tempo nelle notizie che riportano i giornali mi sembra di assistere alle baruffe chioggiotte e fare la solita propaganda di parte “no partigiana”
BARICCO, AMMANNITI, CAROFIGLIO…AUGIAS…etc…SONO NEL grande GIRO POLITICAMENTE CORRETTO…POTREBBERO SCRIVERE LA LISTA DELLA SPESA O DICHIARARE QUALSIASI CRETINATA INTELLETTUALOIDE. E IL GIORNO DOPO VIENE STROMBAZZATA DAI MEDIA E PUBBLICATA DAI BOSS DELL’ EDITORIA.
COSI’ FUNZIONA IN ITALIA…