Il Secolo XIX è stato venduto a Msc Crociere. Ufficialmente si parla di “intesa preliminare”.

Il Gruppo Gedi di John Elkann compie un ennesimo atto dello smembramento progressivo di quello che fu il Gruppo Espresso, dopo le cessioni dell’Espresso e di Tirreno, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Nuova Ferrara, Nuova Sardegna, Gazzetta di Mantova, Mattino di Padova, Tribuna di Treviso, Nuova Venezia e Mestre , Corriere delle Alpi di Belluno, Messaggero Veneto di Udine e Piccolo di Trieste. Restano (da vendere) Provincia Pavese e Sentinella del Canavese. Il cuore del Gruppo sono, al momento, la Repubblica e La Stampa.

ventidue navi

E’ la seconda volta che un armatore di navi diventa proprietario di un giornale in Italia, dopo Achille Lauro che negli anni ’50 era padrone del Roma di Napoli. Per farne cosa?

Msc Crociere ha sede a Ginevra e sedi operative a Genova, Napoli e Venezia. E’ la principale compagnia crocieristica privata nel mondo. A capitale interamente svizzero, il proprietario Gianluigi Aponte, miliardario, secondo uomo più ricco in Svizzera. Msc impiega circa 15.500 dipendenti in tutto il mondo e ha uffici in 45 Paesi. L’ammiraglia della flotta è la Msc World Europa, entrata in servizio a novembre 2022. La flotta nel 2023 è composta da 22 unità ed è destinata ad arrivare a 29 unità entro il 2027, a conclusione di un piano industriale di investimenti per quasi 14 miliardi di euro. Alla fine del 2023, Msc è entrata nella società dei treni Italo, al 50 per cento.

assenza di chiarezza 

I giornalisti del Secolo XIX, storico quotidiano genovese, hanno scioperato sabato 23 marzo e venerdì 22 avevano oscurato il sito web. La redazione aveva affidato al Comitato di redazione un pacchetto di cinque giorni di sciopero. La causa era l’assenza di chiarezza da parte di Gedi, riguardo alle voci sempre più insistenti di una vendita del giornale. Nonostante le richieste ripetute della rappresentanza sindacale, l’azienda non ha fornito risposte.

Il Secolo XIX a Genova è un’istituzione. E’ stato fondato il 25 aprile 1886. E’ stato di proprietà della famiglia Perrone, poi della editrice La Stampa di John Elkann. Ha avuto direttori prestigiosi come Piero Ottone, Michele Tito, Mario Sconcerti, Umberto La Rocca.

“libertà e indipendenza”

“E’ come se Rocco Siffredi acquistare Palyboy -ha dichiarato Ferruccio Sansa, consigliere d’opposizione in Regione Liguria- Il Secolo XIX finirà al gruppo Msc dell’armatore Gianluigi Aponte. Miliardario con cuore napoletano e portafoglio in Svizzera. Aponte, oltre al Secolo, acquista altre quattro testate. Tre di queste si occupano di economia marittima. Una proprietà certo economicamente solida. Ma l’informazione oltre ai soldi richiede libertà e indipendenza. Il Secolo dovrà scrivere del porto, la principale industria della sua regione, mentre la proprietà del giornale sarà in mano proprio a un colosso della navigazione. Da una parte Aponte armatore chiederà a chi governa la città l’assegnazione di moli, la realizzazione di opere come la diga. Dall’altra Aponte editore dovrebbe essere libero di criticare proprio quelle autorità al quale chiede autorizzazioni, concessioni. Ma in Italia la figura dell’editore puro non esiste.
Chissà che fine farà adesso la direttrice del Secolo Stefania Aloia che negli ultimi mesi aveva osato criticare il potere di Toti, facendo semplicemente il suo dovere di giornalista indipendente”.

“NUOVA FASE”

“L’operazione annunciata oggi mira a assicurare un solido futuro a una testata importante come Il Secolo XIX”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Gedi, Maurizio Scanavino, a proposito dell’intesa preliminare raggiunta con il gruppo Msc per la cessione del quotidiano genovese: “Il Gruppo Msc saprà accompagnarne l’evoluzione in questa nuova fase della sua storia, dando vita a una collaborazione con Gedi che riflette affinità e valori condivisi di due importanti famiglie imprenditoriali italiane”.

Poi c’è il quadro generale: “Con questa cessione -afferma Scanavino- Gedi completerà sostanzialmente il processo iniziato alcuni anni fa che l’ha visto concentrarsi sui quotidiani nazionali. Muovendo dalla leadership che ha conquistato in diversi segmenti di mercato, Gedi punterà ora su due obiettivi prioritari: cogliere tutte le potenzialità della transizione digitale in corso, nel pieno rispetto dell’identità delle sue testate la Repubblica e La Stampa, e al contempo sviluppare nuove iniziative e progetti di intrattenimento, che originano dalla qualità delle nostre tre radio (Deejay, Capital e m2o), per costruire una media company digitale forte, innovativa e dinamica”.

Professione Reporter

(nella foto, Gianluigi Aponte, proprietario di Msc, al centro. A sinistra, il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti)

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