(S.A.) Una scintilla s’infuoca nel mondo della televisione italiana. Lilli Gruber ha preso di mira il suo collega Enrico Mentana che ha allungato il suo tg e quindi ritardato di 15 minuti l’inizio della trasmissione “Otto e Mezzo”. E Mentana ha fatto capire che avrebbe potuto prendere decisioni drastiche. Soprattuto per il silenzio dei dirigenti della rete, che non l’hanno difeso. Mentana chiama Gruber “maleducata” e i dirigenti “ignavi”.
In poco più di 48 ore la crisi si risolve. L’Azienda chiama tutti al reciproco rispetto e i due protagonisti accettano la tregua (probabilmente armata).
Guerra di star nello stesso recinto, La7 di Urbano Cairo.
sarcasmo in diretta
Gruber ha iniziato la serata di lunedì 6 maggio con una presa di posizione diretta e tagliente, mettendo in chiaro il suo disappunto per lo sforamento del notiziario di Mentana.
“Otto e mezzo”, che dovrebbe tradizionalmente iniziare alle 20,30, è invece partita alle 20,46, come ha sottolineato la stessa Gruber all’apertura dello show. “Benvenuti alle 20,46 e non alle otto e mezzo a ‘Otto e mezzo’”, ha dichiarato con un sarcasmo. “L’incontinenza è una brutta cosa, scusateci per il ritardo”, ha aggiunto con un sorriso amaro.
curva degli ascolti
“Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti – del tutto simile a quelle dei giorni precedenti – del tg La7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento”, ha scritto il giorno dopo il direttore Mentana sul suo profilo Instagram. Un post accompagnato da una curva che mostra il successo del notiziario e la scalata dello share ogni sera, prima di arrivare alla replica a Lilli Gruber: “A quel tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio grevemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente”. E infine: “Un giudizio da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi”.
“mutismo da 24 ore”
Poi, a conclusione del Tg del 7 maggio: “Come ogni lunedì ieri avevamo i nostri sondaggi e il Data Room della Gabanelli. Come ogni lunedì siamo andati un po’ lunghi, ma come era prestabilito e concordato con chi dirige questa rete. Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto. Mi siedo qui da 14 anni per fare questo telegiornale e non ho mai offeso volontariamente nessuno, tantomeno i colleghi che lavorano in questa rete e gradirei reciprocità”. Affondo finale: “E gradirei che nell’Azienda per cui lavoro non ci fosse il mutismo che accompagna la vicenda da 24 ore. Domani sera vedremo se c’è stato qualcosa, sennò ne trarrò le conclusioni e le dirette conseguenze”.
“lavoro di squadra”
Nella mattina dell’8 maggio La7 prende posizione. con un comunicato: “La7 sta conseguendo ottimi risultati grazie al contributo di tutti e ad un prezioso lavoro di squadra. Per questo è fondamentale che non venga mai a mancare il rispetto reciproco. Così come è fondamentale che non manchi il rispetto verso un’azienda che ha nei suoi valori fondanti la libertà di espressione e l’autonomia responsabile dei suoi conduttori e giornalisti”.
“Sottoscrivo”, scrive subito Enrico Mentana, su Facebook, postando la notizia Ansa con il comunicato della rete.
E Lilli Gruber, in una nota: “Condivido da sedici anni la linea e le regole della mia azienda”.
Tutto molto freddo, ma la Ragion di Stato prevale, per ora.
(nella foto, Lilli Gruber)