“A passo lento”. La copertina di luglo di Scarp de’ tenis, mensile della strada, è dedicata ai viandanti 2.0, eredi dei pellegrini medievali. Nel nostro Paese esistono più di 140 cammini mappati e sono decine le associazioni che organizzano veri e propri percorsi terapeutici: con ragazzi autistici, non vedenti, malati psichici o giovani che affrontano un cammino come alternativa al carcere. La “viandanza” non è un semplice trekking, ma un viaggio interiore alla riscoperta di se stessi e delle proprie potenzialità. Camminare diventa una terapia, i medici anglosassoni la chiamano “the green prescription”.
In copertina ci sono altri due richiami. Il primo riguarda un’inchiesta internazionale, alla quale ha partecipato anche Paolo Riva, che con Scarp ha collaborato per molti anni. Un’inchiesta che toglie i veli sul sistema che in Tunisia, Marocco e Mauritania viene usato per limitare i flussi di persone verso l’Europa. Con il sostegno dell’Ue e dei suoi Stati, tra cui l’Italia, i migranti vengono respinti verso zone isolate nel deserto e lasciati lì, come fossero spazzatura.
Poi, le interviste a Mister Claudio Ranieri, uno degli allenatori più amati da giocatori e tifosi e al regista Giorgio Dritti che racconta “Lubo”, la sua ultima opera.
E ancora, “Ape social wear”, una piccola impresa e uno store nato per commercializzare abbigliamento etico e prodotti sostenibili che garantisce lavoro a cooperative sociali e la storie di Lello “Feltrinelli”, venditore ambulante di libri di Napoli e di Franco, che dopo essersi svegliato dopo due anni di coma, sogna di viaggiare tra i fiordi norvegesi.