Rcs firma un accordo con OpenAi, l’azienda pioniera dell’Intelligenza artificiale, sviluppatrice di ChatGPT. E subito, da più parti, l’accordo viene definito “storico”. Si tratterà di vedere in quale senso. L’anticipazione era stata già data, anche da Professione Reporter, ma ora siamo agli annunci ufficiali dei vertici Rcs. 

Si tratta dell’ingresso, dal portone principale di via Solferino 28, dell’Intelligenza artificiale in redazione. Era già successo poche settimane fa al Gruppo Monti, ora con Il Corriere si parla del salotto buono. 

cavallo di troia

Per ora, dicono ai piani alti del Corriere, AI assemblerà, organizzerà, fornirà ai lettori soltanto materiale giornalistico, elaborato e prodotto da giornalisti. Rispondendo ai quesiti dei lettori. Una specie di postino virtuale. Ma dai tempi del Cavallo di Troia è noto che le cose entrano, non si sa bene cosa contengano e poi è difficile farle uscire. Non sono pubblici i contenuti dell’accordo, per esempio la parte economica. L’accordo è stato fatto e viene messo in pratica senza alcuna informazione al Comitato di redazione, vale a dire ai rappresentanti dei giornalisti del Corriere. Al contrario di quanto avvenuto al Gruppo Monti.

Al Corriere, nessuna trattativa. Trascurando quanto scritto nell’articolo 42 del Contratto di lavoro attualmente in vigore e quanto ricordato un anno fa dalla Segretaria della Fnsi, Alessandra Costante. Nell’agosto 2023, Costante, ha inviato una lettera a tutti i Comitati di redazione chiedendo: di seguire le procedure previste dal Contratto per le innovazioni tecnologiche (trattativa con le rappresentanze sindacali); che tali innovazioni “devono favorire lo sviluppo del pluralismo ed il miglioramento della qualità dell’informazione”; che “non possano essere inviati in produzione testi giornalistici che non siano stati preliminarmente esaminati dalla redazione”. Costante chiedeva al governo di non finanziare le aziende che fanno prepensionamenti e sostituiscono chi va via con AI. 

“data driven”

“La collaborazione -spiega il comunicato ufficiale Rcs nel linguaggio non giornalistico delle aziende e delle nuove tecnologie – consentirà a Rcs di sviluppare applicazioni innovative basate su AI per migliorare le interazioni con il pubblico, puntando su contenuti mirati e di qualità. Un giornalismo ‘data driven’, cucito sulle esigenze e sulle domande dei lettori, uno strumento in più per navigare tra migliaia di articoli, contenuti editoriali e approfondimenti”.  

L’accordo con OpenAI è il primo in Italia a coinvolgere un gruppo editoriale, mentre a livello internazionale sono diverse le sperimentazioni in corso – dal Wall Street Journal ad Associated Press fino al gruppo tedesco Axel Springer (editore di Bill, Politico e Business Insider) e il francese Le Monde. La prima innovazione del Corriere è l’”Assistente Virtuale”: grazie a questo Assistente i lettori del quotidiano possono già ricercare articoli, accedere a ulteriori contenuti informativi e agli archivi del quotidiano, ricevere suggerimenti e ottenere sintesi dei principali articoli del giorno. Come si vede, già nel “ricevere suggerimenti” l’Assistente compie un’azione tipicamente umana. L’Assistente, che sfrutta il linguaggio naturale, è integrato nella nuova App L’Economia del Corriere della Sera, che fa accedere agli oltre 30.000 contenuti informativi della testata. consentirà nei prossimi mesi alla redazione di conoscere più nel dettaglio le esigenze dei lettori. Sempre la comunicazione aziendale dice: “Attraverso l’analisi dei dati raccolti relativi ai quesiti o alle sezioni della app più frequentate nei prossimi mesi la redazione conoscerà più nel dettaglio le esigenze dei lettori: un database dei gusti dei lettori permetterà di migliorare l’offerta dei contenuti”.

Chiedi all’avvocato

C’è poi la piattaforma “Chiedi all’esperto”, che consente agli abbonati di porre quesiti in ambito fiscale o giuridico a più di 40 tra avvocati e commercialisti ottenendo una risposta, e quindi una consulenza, personalizzata: “L’applicazione è disegnata per permettere di approfondire i temi di interesse dell’utente anche grazie a un catalogo ampio di Guide ed Ebook e alla sezione ‘Per te’. Insomma, “Rcs intende, in breve, far leva sui modelli linguistici avanzati di OpenAI per mettere il lettore al centro offrendo un prodotto all’avanguardia nell’ambito dell’editoria italiana”.

Fra le newsletters de L’Economia ci sono quelle di Ferruccio de Bortoli, ex Direttore del Corriere, di Daniele Manca, Vicedirettore e responsabile di tutta l’offerta economica, delle firme Federico Fubini, Francesca Basso, Viviana Mazza, Massimo Sideri. E poi le newsletter L’Economia opinioni e L’Economia ore 18: curate dal nuovo Assistente Digitale.

“palestra di riscaldamento” 

Si sceglie come “palestra di riscaldamento” l’Economia, settore già privilegiato con i risultati sportivi, per l’uso a livello nazionale e internazionale delle Intelligenze artificiali”, scrive su InformazioneFuturo Lazzaro Pappagallo, ex segretario di Stampa Romana e componente della giunta Fnsi. “I contenuti dei giornalisti non saranno sostituiti perché le risposte dell’Intelligenza artificiale per ora riguarderanno contenuti che non hanno nulla a che fare con la cronaca e il campo”. Tuttavia, sottolinea Pappagallo, questa prima volta “storica” arriva senza che il sindacato sia stato informato. Mentre l’assemblea discuteva e approvava il Premio di Risultato, segno di un buon lavoro anche sindacale oltre che dei bilanci del Corriere, è arrivata questa nota informativa. L’arrivo delle intelligenze artificiali in una redazione come quella del Corriere non è proprio una notizia di straforo, di quelle che si danno alla fine degli incontri con i Comitati di redazione. Significa aprire una nuova stagione. E’ fondamentale che colleghe e colleghi conoscano i termini dell’accordo, sappiano come il loro lavoro addestrerà le macchine, che tipo di accesso OpenAI avrà sull’archivio e se le sintesi sostituiranno il lavoro del desk o se la macchina sarà solo un supporto con il controllo totalmente nelle mani delle redazioni. Va attivato lo schema e il dialogo tra le parti previsto dall’articolo 42 del Contratto attuale, un argine contro le fughe in avanti o la politica dei fatti compiuti degli editori”. Pappagallo ritiene che si sarebbe dovuta portare la questione ai tavoli aperti sul nuovo contratto: si è preferito “partire invece oggi senza troppi lacci e lacciuoli”.

Professione Reporter

(nella foto, Daniele Manca, Vicedirettore del Corriere della Sera)

LASCIA UN COMMENTO