Fra le centinaia di nomi segnalati dal ministero della cultura di Kiev come persone non grate ci sono alcuni italiani e, tra loro, il vignettista Vauro Senesi.
Scrive Il Fatto Quotidiano che fino ad oggi nell’elenco di 566 potenziali indesiderabili voluto dal presidente ucraino Petro Poroshenko c’erano attori, musicisti e artisti di fama come Steven Seagal, Gerard Depardieu e Goran Bregovic. In questi giorni è arrivata una “lista nera” sui tavoli del ministero degli Esteri italiano, del quale ha dato notizia lo stesso Vauro. Il suo nome, infatti, insieme a quello del giornalista del Fatto Lorenzo Galeazzi e dell’interprete Eliseo Bertolasi, è tra quelli a cui è stato vietato “per un certo lasso di tempo l’ingresso in territorio ucraino”.
Secondo quanto i tre hanno riferito, quello che viene loro contestato è l’essere entrati, lo scorso dicembre, “sul suolo ucraino clandestinamente”, ovvero passando per la frontiera russa di Rostov. I tre all’epoca erano diretti nella zona del Donbass per documentare lo scenario di guerra in cui si stavano fronteggiando filo-russi ed esercito ucraino.
La censura è dappertutto, in forma palese o sotterranea. E a Kiev non brillano certo per democrazia. Hanno una storia da brividi