di ALBERTO FERRIGOLO

Livorno giornalistica in festa. Nella sera inoltrata di lunedì 16 dicembre è stato raggiunto l’accordo per il quotidiano Il Tirreno. Non saranno più traferiti a Sassari, in Sardegna, i 35 lavoratori poligrafici della Sae. La società editrice del quotidiano toscano ha rinunciato alla linea dura e accettato invece una soluzione  secondo la quale ci saranno contratti di solidarietà per sei mesi con ammortizzatori sociali.

nuovo giornale

Il Sindacato lavoratori della comunicazione che fa capo alla Cgil tira un sospiro di sollievo e dichiara che si tratta di “un ottimo accordo”, in quanto “prova a costruire le basi per un nuovo giornale, non limitandosi a gestire la crisi”: lo ha dichiarato il segretario che l’ha siglato, Samuele Falossi. 

Ora si tratta di capire se la Sae, Sapere Aude Editore, che ha rilevato diverse testate locali dal Gruppo Gedi (Repubblica e Stampa) coglierà questa occasione per rinnovare il gruppo con nuove prospettive di sviluppo. 

Per il momento i 35 poligrafici allontanano lo spettro della “deportazione” a Sassari, come l’aveva ribattezzata il sindacato, che ha sempre parlato di “licenziamenti mascherati”. L’alternativa posta dalla Sae l’8 novembre scorso era netta: o i 35 si trasferiscono a Sassari oppure tutti a casa. A cui è seguito uno sciopero di 24 ore dei giornalisti in segno di solidarietà con i poligrafici il 9 novembre. 

iniziativa confermata

Il 14 dicembre la Slc Cgil ha chiamato la città di Livorno ad una mattinata di solidarietà con i 35 poligrafici dal titolo “Il Tirreno non si tocca!” per il giorno 17 dicembre, con dibattito pubblico al Teatro Goldoni per fare chiarezza sui termini della trattativa. Anche ad accordo raggiunto l’iniziativa è stata confermata.

(nella foto, Alberto Leonardis, Presidente Sae)

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