di GIAMPIERO GRAMAGLIA
Dal suo primo dispaccio del 15 gennaio 1945, una scarna notizia della Reuter su un bombardamento su Dresda, all’ultima, che viene battuta nell’istante stesso in cui leggete queste note: l’ANSA compie 80 anni e continua a scrivere la cronaca in tempo reale dell’Italia e del Mondo. In questi 80 anni, non c’è stato un solo momento della storia dell’Italia repubblicana che l’ANSA non abbia raccontato, dal referendum del 2 giugno 1946 al varo della Costituzione, le elezioni, il boom, le crisi, gli anni di piombo, Tangentopoli, la transizione dalla prima alla seconda repubblica, l’11 Settembre 2001 e le sue conseguenze, i trionfi sportivi – e anche le sconfitte.
eventi mondiali
Nell’anniversario, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato al Maxxi la mostra “80 anni di storia, 80 anni di ANSA”: una rassegna fotografica che ripercorre la vita della Repubblica e i maggiori eventi mondiali, con scatti di grande impatto montati e organizzati in modo efficace. L’esposizione sarà aperta al pubblico gratuitamente dal 16 gennaio al 9 febbraio.
All’evento, erano presenti, fra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Alberto Barachini, i vertici dell’Agenzia, membri del Consiglio d’Amministrazione, ex amministratori delegati ed ex direttori responsabili.
archivio digitale
In un prologo all’inaugurazione della mostra, il presidente dell’ANSA Giulio Anselmi ha ringraziato Mattarella “per l’attenzione sempre riservata all’informazione come garanzia della democrazia”, sottolineando “il ruolo che l’ANSA ha sempre avuto e che vuole continuare ad avere”, mentre, purtroppo, “molti confondono l’informazione con la propaganda”.
L’amministratore delegato dell’Agenzia Stefano De Alessandri ha illustrato la digitalizzazione dell’archivio fotografico dell’ANSA nella parte analogica che va dal 1945 al 1990. “Stavamo perdendo questa parte della nostra storia: circa un milione di foto che procederemo a digitalizzare nei prossimi tre anni’. Analogo sforzo è auspicabile per l’archivio delle notizie, che è digitalizzato solo a partire dal 1980.
lavoro importante
Un lavoro importante, che punta a salvaguardare immagini che sono un patrimonio dell’Italia, reso possibile da un accordo con Intesa Sanpaolo. Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio d’Amministrazione di Intesa Sanpaolo, ha spiegato: “Anche noi crediamo nel valore della storia e per questo abbiamo accolto con entusiasmo” la possibilità di aiutare l’ANSA. “Ringrazio l’agenzia – ha aggiunto Gros-Pietro – per essere un faro della documentazione della verità, un baluardo contro le fake news, un riferimento sicuro per il nostro Paese”.
Il presidente Mattarella non ha fatto discorsi in questa fase. Poi, visitando per primo la mostra, accompagnato dal Direttore dell’ANSA Luigi Contu, da Anselmi e da De Alessandri, ha fatto qualche commento, che ritroviamo nel dispaccio del quirinalista dell’ANSA Fabrizio Finzi.
piazza tienanmen
“Nel caos dell’informazione – ha notato Mattarella -, c’è sempre più bisogno di contenuti verificati: il lavoro dei giornalisti è fondamentale per la democrazia”. Osservando una foto iconica dei fatti di piazza Tienanmen, giugno 1989, ha commentato: “E’ una foto altamente simbolica per la libertà”. Davanti alle immagini di Romano Prodi e Silvio Berlusconi, montate su un pannello l’una sopra l’altra, ha osservato divertito: è stata “una piccola cattiveria” metterli così insieme.
L’80° anniversario è stata l’occasione per rinverdire un noto claim dell’agenzia: “Se è una notizia, è un’ANSA’. E la mostra – scrive Elisabetta Stefanelli, la responsabile della Cultura – “documenta in modo chiaro e immediato momenti chiave che rimangono nella memoria collettiva, dal bianco e nero al colore smagliante del digitale”. Dallo scoop della foto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro a Via Caetani nel bagagliaio della Renault 4 rossa, alla gioia del presidente Sandro Pertini nella partita a carte con Enzo Bearzot sull’aereo presidenziale al ritorno dai Mondiali in Spagna nel 1982. Dai colpi di piccone al muro di Berlino la notte del 9 novembre 1989 agli infermieri stremati nelle loro tute bianche nei giorni e mesi della lotta al Covid. Dalla Costa Concordia piegata su un fianco come una balena spiaggiata al largo del Giglio, all’attentato a Donald Trump l’estate scorsa e al suo pugno chiuso.
2500 al giorno
Momenti storici, ma anche istantanee che aiutano a capire l’evoluzione dei media, perché – scrive Stefanelli – “in questi 80 anni è cambiato in modo radicale il modo di fare giornalismo e l’ANSA è rimasta sempre in prima linea in questo cambiamento: 13 milioni di foto in archivio e circa 2500 trasmesse ogni giorno. Istanti di gioia, come nel sorriso di una donna quando i giornali annunciano la nascita della Repubblica, o il dramma negli occhi di una mamma ferita che tiene la figlia tra le braccia”.
A chi chiede se l’essenza di un’agenzia sia la tempestività, l’affidabilità o l’autorevolezza, l’ANSA risponde, ogni giorno, col lavoro dei suoi giornalisti, che, per essere tale e per essere credibile, un’agenzia deve essere tutte e tre queste cose. Ma l’autorevolezza è un portato della tempestività e dell’attendibilità, che, se sono disgiunte, sono monche. Per un’agenzia, presto e bene, prima e meglio, sono binomi indissolubili. Ma, se si guarda al percorso dell’ANSA, direi che nel suo Dna Sergio Lepri, che ne fu direttore per trent’anni, ha soprattutto inciso l’attendibilità: meglio arrivare un istante dopo, ma con una notizia corretta, verificata, ben scritta e completa, che un istante prima, ma con sbavature.
(nella foto, il Presidente Mattarella alla mostra con Luigi Contu, Direttore Ansa)