(S.A.) Un giudice federale ha ordinato alla Casa Bianca di ripristinare il pieno accesso dell’Associated Press agli eventi con il presidente Donald Trump. L’emittente era stata esclusa per non aver adottato il termine “Golfo d’America” al posto di “Golfo del Messico”, come richiesto dall’amministrazione. 

La sentenza, emessa l’8 aprile dal giudice Trevor N. McFadden del tribunale distrettuale federale del Distretto di Columbia, stabilisce che tale esclusione rappresenta una violazione del Primo Emendamento, che tutela la libertà di stampa. Secondo il tribunale, la Casa Bianca ha agito discriminando AP sulla base del suo punto di vista editoriale, impedendole di partecipare a eventi presidenziali riservati a un numero limitato di giornalisti, come le sessioni nello Studio Ovale o i viaggi a bordo dell’Air Force One.

capacità compromessa

L’Associated Press aveva intentato una causa a febbraio, sostenendo che l’esclusione comprometteva la capacità dell’agenzia di svolgere il proprio lavoro e di fornire copertura in tempo reale su attività rilevanti del presidente. La Casa Bianca, da parte sua, ha motivato la decisione affermando di voler ridurre il numero di giornalisti presenti in alcuni eventi per fare spazio a testate digitali o più specializzate. 

Tuttavia, nelle motivazioni della sentenza, il giudice ha sottolineato che l’amministrazione ha ammesso pubblicamente che la scelta di escludere l’AP è stata influenzata dalla posizione dell’agenzia sul linguaggio utilizzato.

parità di condizioni

Il giudice McFadden, nominato da Trump, ha affermato che il governo non può consentire l’accesso ad alcuni giornalisti e negarlo ad altri solo per divergenze di opinione. Ha respinto l’argomentazione secondo cui l’AP chiedeva un trattamento privilegiato, chiarendo che l’agenzia chiedeva soltanto parità di condizioni con le altre testate. 

La sentenza stabilisce che le regole di accesso devono essere applicate in modo equo e non possono essere usate come strumento per sanzionare il dissenso.

Dopo aver emesso l’ordine, il giudice ha concesso all’amministrazione cinque giorni per presentare un ricorso d’urgenza, sospendendo temporaneamente l’efficacia della decisione fino a domenica. L’ingiunzione rimarrà in vigore fino alla conclusione del procedimento o a un’eventuale decisione di un tribunale superiore.

gestione dei turni

Durante il contenzioso, i legali dell’Associated Press hanno denunciato che la gestione dei turni del press pool -il gruppo di giornalisti che segue il presidente- è stata sottratta alla White House Correspondents’ Association e centralizzata dalla Casa Bianca, con l’effetto di favorire voci conservatrici. 

Intanto, l’AP continua ad avere accesso alle conferenze stampa generali nella sala stampa della West Wing, ma resta esclusa dagli eventi più ristretti. La portavoce dell’agenzia, Lauren Easton, ha dichiarato che la sentenza riafferma il diritto della stampa e del pubblico a ricevere informazioni senza ritorsioni governative. 

La Casa Bianca non ha commentato direttamente la sentenza, ma ha ribadito l’intenzione di diversificare l’accesso alle fonti giornalistiche, senza però specificare se presenterà ricorso.

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