La Corte dei Conti assesta un colpo ulteriore sui giornalisti in pensione che non hanno ricevuto la ex indennità fissa, prevista dal contratto di lavoro. Sono circa 1800 persone ai quali spetta un totale di circa 150 milioni di euro (media 75.000 a testa). Altre migliaia di giornalisti ancora al lavoro sono titolari dell’identico diritto, quando andranno in pensione. Il Fondo ex fissa, gestito dall’Inpgi, è rimasto a secco perché l’1,5 per cento delle retribuzioni stanziato dal contratto per chi è stato 15 anni nella stessa azienda si è rivelato insufficiente e Fieg e Fnsi non sono corse ai ripari per tempo. Ora l’Inpgi ha deliberato un prestito da fare alla Fieg per 14 milioni al favorevole tasso del 4,6 per cento per liquidare 800 sui 1800 che hanno accettato il taglio a metà delle somme maturate. Ma il ministero del Lavoro da un anno tiene il prestito bloccato e ora la Corte dei conti ha scritto che “il prestito non è congruo con le situazioni finanziarie dell’Inpgi”. L’Inpgi in realtà attraversa grandi difficoltà, ma il prestito con quel tasso potrebbe alleviarle.

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