L’Associazione Stampa Umbra ha denunciato la vicenda dell’addetto stampa della Comunità Montana Trasimeno Medio-Tevere, l’unico dipendente di tutte le Comunità montane per il quale non è stata trovata una ricollocazione: è stato licenziato perché colpevole di avere un contratto giornalistico.
Dopo 16 anni di servizio con contratto a tempo indeterminato Fieg-Fnsi, il giornalista è stato dichiarato abusivo dalla Comunità Montana Alta Umbria, alla quale cinque anni fa è stato trasferito il personale dell’ente omologo, attraverso l’avvio di un procedimento per la declaratoria di nullità del rapporto di lavoro. Procedimento che contesta oggi le modalità dell’assunzione avvenuta nel 2004.
Il giornalista è l’unico dipendente di tutti gli enti montani umbri a non essere stato trasferito all’Agenzia Forestale Regionale.
“Questa palese e clamorosa discriminazione -scrive l’Associazione Stampa Umbra- offende tutta la categoria giornalistica e crea un precedente fortemente pericoloso per tutti i colleghi in Umbria: si vuole infatti inquadrare quella giornalistica all’interno della Pubblica Amministrazione come una professione di serie B, dequalificata, inutile e precarizzata. Senza entrare nel merito di valutazioni circa il procedimento, che sono oggetto di un confronto legale tra le parti, l’Asu chiede che la vicenda venga valutata dalle autorità competenti e sollecita un incontro urgente alla Comunità Montana Alta Umbria, preannunciando che sarà al fianco del proprio iscritto in ogni iniziativa che si dovesse rendere necessaria per difendere i suoi diritti e risalire alle responsabilità di quanto accaduto”.