di ALBERTO FERRIGOLO
Dal 19 novembre La Gazzetta del Mezzogiorno ha un nuovo proprietario. È la Ledi Srl, società della famiglia Ladisa di Bari – i fratelli Sebastiano e Vito –, che dal 1940 opera nel settore della ristorazione collettiva (scolastica, socio-sanitaria, militare, istituzionale, aziendale) e nella ristorazione commerciale (gestione bar e punti ristoro), commercializzazione di derrate alimentari, banqueting. Ladisa srl produce oggi oltre 35 milioni di pasti l’anno e dà lavoro a circa 4000 persone, è presente in Scuole, Università, Ospedali, Ministeri, Forze dell’Ordine, Forze Armate, Enti pubblici in genere. Numeri destinati a crescere e che vedono l’Azienda presente da Sud a Nord in 17 regioni servendo complessivamente oltre 700 strutture in tutta Italia.
dC’era stato un appello agli imprenditori pugliesi per non far morire il giornale, dopo il disastro della precedente proprietà. E’ stato accolto.
preaccordo di massima
Quest’oggi a mezzogiorno è stata aperta l’unica busta presentata e così il Tribunale Fallimentare di Bari ha potuto aggiudicare la gara bandita per l’affitto del ramo di azienda Edisud s.p.a. fino al 31 luglio 2021. Quel che giornalisti e poligrafici si augurano – 147 persone in tutto – è la continuità di pubblicazione del quotidiano, senza dover fermare il suo arrivo in edicola in attesa del subentro. La Gazzetta ha 133 anni di storia.
Il 18 novembre lo stesso gruppo aveva incontrato poligrafici e giornalisti per siglare un preaccordo di massima che garantisce la salvezza del giornale, dopo che lo scorso 3 novembre lo stesso tribunale aveva decretato la fine dell’esercizio provvisorio, concesso a metà giugno, per il grave stato di liquidità dell’azienda. La Gazzetta perde infatti ogni giorno tra i 6 e i 7 mila euro. Tra le rappresentanze sindacali di giornalisti e poligrafici e l’azienda partirà un serrato confronto sull’organizzazione del lavoro, il varo di un nuovo piano editoriale e le questioni più attinenti il bilancio complessivo.
tre giorni di tempo
In una nota diffusa dalla Ledi, si legge che “anche all’esito della stipulazione notarile del relativo contratto, ciò potrà contribuire ad un’opera di risanamento gestionale dell’intera attività editoriale nel rispetto sia delle prerogative dell’impresa, sia delle corrette relazioni sindacali che già hanno portato al perfezionamento – come consentito dal bando – di pur limitati accordi con le rappresentanze sindacali di giornalisti e poligrafici, sia delle procedure a tutela dei beni dichiarati cosiddetti ‘di interesse storico’ dalla Sovrintendenza Beni Culturali di Puglia, sia soprattutto dell’interesse diffuso dell’opinione pubblica a non perdere la più importante testata giornalistica del territorio pugliese e lucano”.
In base a quanto previsto dal bando, si legge sul sito della Gazzetta, “Ledi ha tre giorni per riprendere le pubblicazioni – che da domani dovrebbero essere sospese – e 15 giorni per firmare il contratto. Tuttavia l’azienda nelle prossime ore farà pervenire al Tribunale una istanza con la quale chiedere di non sospendere neanche per un giorno le pubblicazioni del giornale per consentire alla testata di continuare a informare i lettori soprattutto in questo periodo di pandemia”
Generale la soddisfazione, dell’Associazione Stampa locale, della Fnsi e del sindaco di Bari Antonio Decaro.
(nella foto, Sebastiano e Vito Ladisa)