Nuova policy a Repubblica. Quando si scrive di Exor o di Fca (ex Fiat), si spiega al lettore che si tratta di una finanziaria o di un gruppo industriale collegati alla Gedi, l’editore di Repubblica stessa. E’ successo, in particolare, con le pagine dedicate alla fusione Fca-Psa che crea la quarta impresa automobilistica del mondo. Non si tratta per il giornale di una novità assoluta, ma va notato che dovrebbe essere ormai sistematica.
Lunedì 4 gennaio le pagine 24 e 25 raccontano la storia dell’auto europea dal ‘900 ai modelli alimentati ad elettricità. Francesco Manacorda, responsabile delle pagine Economiche, nel secondo capoverso nomina Exor e apre una parentesi: “che controlla anche Gedi, il gruppo che edita Repubblica”. Martedì 5 gennaio a pagina 14 Luca Piana scrive il pezzo sul via libera a Stellantis, nuovo nome di Fca-Peugeot e nel secondo capoverso spiega che holding Exor e famiglia Peugeot saranno anche i principali azionisti. Dopo la parola Exor si apre la parentesi: “che controlla anche la Repubblica”. Stesso giorno, nella pagina dei commenti, Francesco Guerrera scrive “Un modello per tre partite”: dice che gli azionisti di punta sono guidati da Exor, “la finanziaria che controlla anche Gedi, il gruppo che edita la Repubblica”.
Si tratta, per l’Italia, paese degli editori non puri, impegnati in attività diverse dall’editoria, di una assoluta novità. Un segno di attenzione e di trasparenza nei confronti dei lettori.
Sul trattamento riservato negli articoli alla proprietà c’era stato uno scontro fra il nuovo direttore Molinari e il Comitato di redazione. Repubblica di domenica 17 maggio aveva dedicato un richiamo in prima e l’intera pagina 26 alla richiesta di un prestito di Fca per 6,3 miliardi con garanzia pubblica. Il cdr aveva ritenuto la copertura dell’evento squilibrata a favore dell’azienda controllata dal principale azionista del giornale, la Exor di John Elkann. Aveva chiesto di pubblicare un comunicato sul giornale e Molinari aveva rifiutato. La vicenda aveva portato alle dimissioni del cdr, ma due membri erano stati poi rieletti.
Nell’articolo di Manacorda che aveva suscitato le proteste (“Una formula innovativa che aiuterà migliaia di imprese”) al momento di citare Exor c’era la parentesi: “che controlla anche il gruppo Gedi, editore di questo giornale”.
(nella foto, Carlos Tavares e Michael Manley, amministratori delegati di Psa e Fca)