L’anno più brutto della storia della Repubblica ha portato il giornalismo più brutto -dice Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale- Abbiamo raccontato una situazione di guerra con i bollettini ufficiali”. Ho seguito la nota sul convegno dell’Associazione Stampa Romana su Giornalismo e politica del 16 marzo e ritengo che ormai siamo tornati all’epoca di Napoleone Bonaparte che ha usato tutti i mezzi di comunicazione per la sua propaganda e rafforzare il suo potere. Nel mio libro “Napoleone giornalista, lungimirante ma interessato” Lupetti editore, prefazione di Giovanni Valentini, ho tentato di descrivere il Napoleone che usava tutti i mezzi di comunicazione a modo suo. Fondava giornali, chiudeva redazioni, obbligava sindaci, preti e professori a leggere i suoi Bollettini di guerra in piazza, in chiesa o a scuola.
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