In un clima cupo per quel che è accaduto, ma senza reticenze o censure, i giornalisti del Messaggero si sono riuniti in assemblea martedì 23 luglio.
Una settimana esatta era passata dal grave episodio di disperazione di un giornalista ai vertici della Cronaca di Roma, dopo la scenata plateale di un membro della direzione.
Non c’erano, in assemblea, né il direttore Virman Cusenza, né il vicedirettore Massimo Martinelli, anche se Cusenza aveva dato la sua disponibilità a partecipare.
Lo stesso Comitato di redazione (Rossi, Panarella, Tagliapietra) ha comunicato all’assemblea che il direttore si impegna a migliorare immediatamente il clima in redazione e le condizioni di lavoro. L’assemblea ha incaricato il Cdr di verificare l’applicazione quotidiana di questo piano e si è riconvocata per metà settembre, chiedendo stavolta la presenza della direzione.
In ogni caso, la redazione ha proclamato lo stato di agitazione e ha affidato al Cdr la possibilità di proclamare cinque giorni di sciopero. Tutto questo è stato votato all’unanimità con un solo astenuto.
Nel corso di un dibattito composto e civile, che aveva sullo sfondo il dramma sfiorato pochi giorni fa (il collega interessato non è tornato ancora al lavoro) sono stati riportati molti episodi e descritti stati d’animo. Il Cdr ha parlato di “accentuazione da parte di figure apicali di comportamenti ben oltre le normali dinamiche di confronto”, di “deterioramento dei rapporti di lavoro”, di “malessere generale”, “tensione e disagio”. E’ stato chiesto di utilizzare ogni strumento per tutelare la salute fisica e psicologica dei colleghi.
Troppi problemi di salute
Lunedì 15 luglio, in un comunicato, i rappresentanti sindacali del Messaggero avevano parlato di “clima inaccettabile, incompatibile con il sereno svolgimento del lavoro quotidiano”. Il Cdr esprimeva “profonda preoccupazione” per la situazione venutasi a creare “negli ultimi mesi all’interno del giornale”. E proseguiva, con un messaggio indirizzato al direttore Virman Cusenza e al vicedirettore Massimo Martinelli: “Dopo troppi casi di problemi di salute incorsi a colleghi per cause direttamente e indirettamente collegate a situazioni di stress, il cdr invita la direzione a porre in atto senza indugi tutti gli strumenti necessari a un immediato miglioramento del clima ambientale e lavorativo all’interno della redazione”.
Il clima è creato -come ripetuto ieri in assemblea- da reiterati e violenti rimproveri per segnalare errori e carenze. I problemi di salute sono almeno tre negli ultimi tempi, due gravi, con arrivo di ambulanze in via del Tritone. L’ultimo episodio, il 15 luglio, è quello che ha generato il comunicato sindacale.
Al centro delle situazioni critiche c’è la Cronaca di Roma, da sempre, nella storia del Messaggero, il punto più prezioso e delicato del giornale.
Professione Reporter
(nella foto, Virman Cusenza, direttore del Messaggero e Azzurra Caltagirone, amministratore delegato)