di ALBERTO FERRIGOLO I giudici fallimentari danno dieci giorni per presentare offerte per la gestione provvisoria del quotidiano. Lo storico Pirro: “Rafforzate almeno la cooperativa dei giornalisti”. Il Comitato di redazione: “I giudici ci staccano la spina”.
(A.F.) Uno dei quotidiani sempre vicino al Presidente uscente cambia improvvisamente linea. Lo segnala un articolo del New York Times: "The Post non ha intenzione di andare giù con lui". Si ritira Col Allan, che aveva indossato un cappellino "Make America Great Again".
Intervista per "Titolo V". Il generale dei carabinieri in pensione ignora quanti posti letto di terapia intensiva ci siano nella regione e ignora che il piano Covid avrebbe dovuto farlo lui. I dialoghi con la subcommissaria e con l'usciere. Intervento immediato del Presidente del Consiglio.
(A.G.) E' l'ultimo giornale satirico in Italia, esce a Livorno da 60 anni. Il direttore Mario Cardinali chiede 5000 abbonamenti. Rifiuto della pubblicità e amore per la carta ("Buona per il gabinetto"). Da Melbourne, risponde il calciatore Diamanti, nel nostro Paese il vignettista Vauro.
Recensione del libro di memorie del giornalista che ha lasciato il giornale dopo l'arrivo di Elkann e di Molinari. "Una giusta distanza gli avrebbe permesso di risparmiarsi le impetuose e dolorose dimissioni". La lettera del lettore e gli addii di Deaglio e di Bernardo Valli.
Il direttore di Domani, 36 anni, intervistato da Approfondi20, canale You Tube. “Raccontano soprattutto la politica, le trame, il potere, noi vogliamo spiegare dati, ambiente, sanità”. I virologi inventati e gli “ambienti di Zingaretti e Sileri”.
(A.G.) Elezioni rinviate ufficialmente, grazie al Decreto Ristori. Una storia che va avanti dal mese di giugno, con contrasti e scambi di accuse. Proroga per il Consiglio, il Segretario Guido D’Ubaldo e gli altri tre potrebbero ripresentarsi per l’Esecutivo.
Analisi di NewsGuard sulla disinformazione in campagna elettorale. Mistificazioni provenienti da entrambe le parti politiche. Voti per corrispondenza e cassette postali rimosse. Attenzione su 40 pagine con milioni di followers del social network.
di ANDREA GARIBALDI Al posto dell’uomo della Prima Repubblica. Alla tv pubblica, dopo aver portato Verdelli, pagò la caduta di Renzi. Zanda via per "conflitto di interessi con la carica di senatore Pd". De Benedetti, per ora, sostiene il direttore Feltri.
Il grande inviato ha lasciato il gruppo, dopo la richiesta di cambiare un pezzo. Il direttore Damilano lo ha pregato di continuare sul settimanale. Le interviste di un ex parlamentare al ministro di Netanyahu e di Molinari all'ambasciatore degli Emirati.

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