(S.A.) Buoni pasto e contributi previdenziali sospesi. Il Cdr chiede garanzie per il futuro. L'Editore parla di "crisi strutturale e mancanza di contributi statali" e assicura "priorità per i compensi dei dipendenti: "Le risorse disponibili saranno valutate alla riapertura di settembre".
Accordo con il gigante tecnologico per il sostegno ai media (in parte con fondi pubblici). In cambio, messe nel cassetto le norme che imponevano di riconoscere il pagamento agli editori per l'utilizzo di articoli. Strategia che si muove al di sopra degli organismi democratici.
di STEFANO AVANZI L'iniziativa della piattaforma Connectas per proteggere i cronisti. Cento professionisti preparano i testi che vengono presentati da creazioni dell'Intelligenza artificiale. Le elezioni contestate, le repressioni, i disordini sociali. In vent'anni 408 testate chiuse.
In un'intervista pubblicata in prima pagina il celebre fotografo rivela di avere l'amiloidosi. Il giornalista Michele Mezza scrive al Direttore sul pericolo di definire una malattia senza speranze. La lettera non esce, ma il quotidiano fa parlare un esperto che spiega la situazione.
Oltre tredicimila battute precedono l'elenco dei provvedimenti presi, con il bilancio dei 22 mesi a Palazzo Chigi. Dati e affermazioni senza possibilità di replica. Attacchi all'opposizione di sinistra e più velatamente alla stampa. Nessun Presidente del Consiglio l'aveva mai fatto.
I media hanno scritto di contrasti con Cristante, Mancini e Souloukou: "Solo il primo episodio è vero, ma è durato 10 secondi. Capisco il vostro lavoro, ma dovete verificare". Le repliche di Direzione e Cdr di Repubblica. I precedenti: critiche ad aprile e causa vinta contro Repubblica.
L'assemblea decide di utilizzare il primo di cinque giorni di protesta: assenza di un piano editoriale, confusione per lo sviluppo sul web, giornalisti giudicati "sovradimensionati". "Disattese le rassicurazioni di Editore e Direttore". Richiesta di garanzie occupazionali e strategia per il futuro.
Dopo la proclamazione della protesta, viene spostato il giorno di chiusura e i giornalisti prolungano l'astensione dal lavoro. La Direzione decide lo stesso l'uscita del numero del 6 settembre. L'assemblea al completo: relazioni sindacali estranee alla storia del settimanale.
di STEFANO AVANZI Il caso della "consigliera" del ministero della Cultura. L'esponente di governo dà un'intervista di quasi venti minuti al Tg1, fra documenti e lacrime. Il pubblico non lo premia, mentre lei aumenta il seguito sui social. Le polemiche sul ruolo della testata Rai.
Continua il contrasto fra redazione ed Editore e Direttore. In edicola il fascicolo del 6 settembre, senza l'apporto dei giornalisti. Oscurati i motivi della protesta, impedito l'aggiornamento dell'online. Fnsi e Stampa romana denunceranno per comportamento antisindacale.

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