(R.F.)
Sul New Yorker immagini che vengono un editoriale. La lezione dell'international Herald Tribune. I ritardi dei giornali italiani. Le vertenze in Rai per i videoperatori.
di ANDREA GARIBALDI
Molto tempo dopo il delitto tutto è avvolto nell'oscurità. Dalla colpa agli immigrati alle assenze del collega Varriale, alle dimenticanze, alle telecamere svanite. Le regole da ricordare.
A giugno rispettivamente 192 mila e 149 mila copie. La Stampa non cresce, il Messaggero non è più quarto. Migliaia di giornali stampati e buttati. Naviga in cattive acque il Tempo, bene gli sportivi.
di GIAMPIERO GRAMAGLIA Il corrispondente del Wall Street Journal non può più lavorare a Pechino. Aveva raccontato le disavventure finanziarie e giudiziarie di Ming Chai, parente del presidente Xi Jinping.
Il conduttore di Radio Ti Ricordi: "Prendi barboni, zingari e posteggiatori e li porti a Campo Imperatore"; "Li devi colpire alla base del collo, non devono soffrire". "Si iscrivono all'Arcigay per ottenere lo status di rifugiati".
I risultati della sessione conclusa a luglio. Candidati 211, idonei 145. Meglio gli uomini delle donne. Trentaquattro non laureati. La questione del "ricongiungimento" e dei percorsi di preparazione.
di ALBERTO FERRIGOLO
La questione dei prepensionamenti e i quarantenni che vanno via. Una serie di figure professionali anomale. L'ipotesi di rappresentanti sindacali esterni alle redazioni.
di VITTORIO ROIDI
Tre sospensioni, 8 censure, 4 avvertimenti. Ma le norme sulla privacy bloccano la pubblicazione. In Emilia Romagna quasi mille colleghi non fanno formazione. Il caso Senaldi e i titoli di Libero.
Verifica quotidiana e nuova assemblea a metà settembre. Pacchetto di 5 giorni di sciopero. Una settimana fa drammatico episodio in cronaca. Denunciato il "deterioramento dei rapporti di lavoro".
di ALBERTO FERRIGOLO
Rappresentanze sindacali schiacciate fra aziende che vogliono tagliare e colleghi delusi. La "cura Verdelli", la holding di Travaglio e il referendum ripetuto del Corriere della Sera.