Claudio Velardi torna al Riformista, giornale che fondò assieme ad Antonio Polito nel 2002. Velardi è stato anche editore della testata. Torna da Direttore.

Il Riformista non è più il quotidiano di analisi politiche della sinistra riformista, che fu diretto anche dal dirigente Pci Emanuele Macaluso; giornale che ha lanciato giovani giornalisti come Stefano Cappellini e Tommaso Labate. Il Riformista ora è di proprietà dell’immobiliarista Alfredo Romeo e si connota come un giornale “garantista”, spesso in polemica con le decisioni della magistratura. 

Velardi prende il posto di Alessandro Barbano che va a dirigere Il Messaggero. Nello stesso gruppo editoriale del Riformista c’è anche la nuova Unità, diretta da Piero Sansonetti. 

Velardi, napoletano, 69 anni, è giornalista professionista dal 1993, insegna lobbying e comunicazione politica alla LUISS e sociologia generale alla Link Campus University. È stato esponente del Pci, poi del Pds e dei Ds. Dal 1994 è stato capo della segreteria di Massimo D’Alema, segretario del Pds. Nel 1995 assessore alla Cultura del Comune di Napoli con Antonio Bassolino sindaco e dal 1998 alla primavera del 2000 capo dello staff a Palazzo Chigi di D’Alema presidente del Consiglio. Come esperto di comunicazione politica, nelle elezioni regionali del 2010 Velardi è stato incaricato di curare, allo stesso tempo, le campagne elettorali di due candidati governatori di coalizioni avversarie tra loro: Renata Polverini, centrodestra, nel Lazio e Vincenzo De Luca, centrosinistra, in Campania. Nel 2011 Polverini lo nomina nel consiglio di amministrazione del Museo MAXXI di Roma. Dall’aprile 2017 è presidente della Fondazione Ottimisti&Razionali. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Italia-Usa. 

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